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Roma, la spending review del sindaco Marino: "In giunta niente bottigliette, solo acqua di rubinetto"

Dopo i Fori pedonali, il primo cittadino se ne inventa un'altra: "L'acqua di Roma è buona, perché pubblica"

Matteo Legnani
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Alè (o meglio, "daje" come direbbe lui). Dopo i Fori pedonali, a Roma con l'arrivo del nuovo sindaco Ignazio Marino è tempo di cambiamenti epocali: la giunta di sinistra, infatti, berrà solo "acqua di Roma", cioè del rubinetto, durante le sedute. Stop alle bottigliette. L'ufficio stampa del Campidoglio ha pensato che la mossa valesse addirittura un comunicato su Facebook, senza rendersi conto che appena poche settimane fa erano stati i grillini a "sventolare" in Parlamento le loro bottigliette piene non di minerale, ma di acqua pubblica. "Ho deciso che da oggi per me e per la giunta l'acqua sarà solo in brocca. Così il sindaco berrà l'acqua del sindaco o meglio l'acqua di Roma. "Buona anche perché pubblica. In questi primi giorni di attività stiamo mandando dei piccoli ma, speriamo, significativi segnali di indirizzo della nuova amministrazione capitolina - ha scritto su Facebook il vicesindaco Luigi Nieri -. Nell'ottica del risparmio e del rispetto dell'ambiente, abbiamo deciso di non utilizzare più l'acqua in bottiglia durante incontri e riunioni istituzionali. Berremo e offriremo solo acqua di Roma originale e purissima in caraffa". Avanti di questo passo sì che Roma diventerà una città all'avanguardia (ma col metrò che imbarca acqua ogni volta che piove).

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