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Alemanno rompe con il Pdl"Mi candido con un'altra lista"

Il sindaco di Roma ribadisce l'esigenza di un azzeramento del partito: "Dobbiamo ricominciare da capo e non fare solo operazioni di lifting"

Nicoletta Orlandi Posti
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  Gianni Alemanno sbatte la porta in faccia al Pdl. Alle prossime elezioni comunali si ripresenterà come candidato sindaco, ma non con la lista del partito di Silvio Berlusconi e Angelino Alfano. Lo ha detto chiaro e tondo durante l'intervista su Sky Tg24. "Sarebbe opportuno non presentarsi con la lista del Pdl almeno a Roma", ha detto registrando 'Un caffè con...'. Alemanno ha spiegato che "soprattutto nel Lazio ci sono segnali negativi sul Pdl e quindi bisogna presentarsi con una situazione rinnovata". "Dobbiamo ricominciare da capo - ha aggiunto - e non fare solo operazioni di lifting. O si fa sul serio o oguno per conto proprio". In pratica Alemanno torna a ribadire che il Pdl va azzerato per avere un vero rinnovamento e senza quel rinnovamento, il centro destra può scomporsi. Lo afferma a "Un caffè con" su Sky tg24, il sindaco di Roma Gianni Alemanno. "Dobbiamo ricominciare da capo - ha aggiunto - e non fare solo operazioni di lifting. O si fa sul serio o oguno per conto proprio". Quanto al Monti-bis Alemanno si augura che "il premier Monti faccia una scelta politica, che non può che essere di centrodestra". Definendo il presidente del Consiglio "un uomo culturalmente di centrodestra", il sindaco di Roma ha precisato che "non si tratta di tirare la giacca di Monti da una parte o dall'altra, perchè già altre forze politiche lo hanno fatto e sono rimaste spiazzate. L'importante - ha aggiunto - è che ci sia un confronto tra le forze politiche, soprattutto di tipo programmatico, così che Monti possa fare una scelta politica". Riferendosi poi alle misure varate dal Governo per abbattere i costi della politica, Alemanno ha ricordato che "i comuni hanno pagato tantissimo dal punto di vista dei tagli, ma nessun passo indietro sulla responsabilità personale. Siamo strettissimi, dobbiamo approvare il bilancio ma il comune di Roma non è a rischio dissesto. Roma è solida. Casi Fiorito? Direi proprio di no", ha concluso Alemanno.  

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