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Emilia Romagna, Max Bugani contro Beppe Grillo: "Scelta priva di senso, neghiamo l'evidenza?"

Giulio Bucchi
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"Ho visto cosa ha scritto Vito Crimi e non so per quanto vogliamo continuare a negare l'evidenza". Max Bugani, ai microfoni di La7 per la maratona regionali di Enrico Mentana, mena un altro colpo durissimo al Movimento 5 Stelle. Il braccio destro di Casaleggio, big grillino in Emilia Romagna, ha fatto di tutto per non far scendere in campo un candidato pentastellato a queste regionali. Contraddetto dalla volontà degli elettori grillini, ora parla in libertà e picchia duro sui dirigenti del suo partito, a partire da Beppe Grillo che ha dettato la linea strategica: "Sono almeno 14 mesi che metto in guardia tutti. Prima ho suonato un campanello d'allarme, poi le sirene e dopo ho gridato con tutto il fiato che avevo in gola. Non c'era nulla di più prevedibile. Fare questa lista era una scelta totalmente priva di senso. Non si è voluto guardare in faccia alla realtà e ascoltare chi conosce bene questa terra. Non ci voleva una sfera di cristallo per vedere il burrone davanti al Movimento 5 Stelle". Leggi anche: Max Bugani, l'addio a Rousseau   "Così non va - ha proseguito -, il tema ora è come si arriva agli Stati generali che hanno senso se ci si arriva pronti a mettere in discussione tutto, se invece è rissa infinita non va... È un anno e mezzo che suona l'allarme, è un grido di dolore". Le parole del capo reggente Crimi, che ha fatto da pompiere rassicurando sulla sopravvivenza del governo, non lo hanno convinto (eufemismo): "Sembriamo quello che arriva a casa trova la moglie a letto con l'amico e dice: voglio sapere se c'è qualcosa tra voi...". "Il governo? È un'altra questione, ci sono responsabilità davanti ai cittadini e temi da portare avanti", ha concluso Bugani.

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