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Lo scandalo Lega Nord si allarga: accertamenti procura su Calderoli

Fari puntati anche sull'ex ministro per la gestione dei rimborsi elettorali. La GdF nella sede di otto banche per acquisire documenti

Andrea Tempestini
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Lo scandalo della Lega Nord si allarga: la procura di Milano, si è appreso, sta conducendo accertamenti anche su Roberto Calderoli, sempre nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte irregolarità nella gestione dei rimborsi elettorali. Il nome dell'ex ministro del Carroccio era emerso dalle intercettazioni telefoniche effettuate nel corso dell'indagine e veniva indicato come uno dei destinatari dei fondi del partito, insieme ai familiari di Umberto Bossi e di Rosi Mauro, la vicepresidente del Senato espulsa dal partito. Calderoli, dopo le dimissioni da segretario del partito del Senatùr, è stato nominato reggente nel cosiddetto triumvirato leghista insieme a Roberto Maroni e Manuela Dal Lago. La Gdf nelle banche - Si è poi appreso che nella giornata di giovedì 12 aprile otte sedi di banche sono state visitate dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta della procura meneghina sui rimborsi elettorali al Carroccio. Gli uomini delle  Fiamme Gialle, su incarico del sostituto procuratore Alfredo Robledo e dei sostituti Paolo Filippini e Roberto Pellicano, hanno acquisito documenti sui conti correnti intestati alla Lega Nord o a suoi uomini in alcuni istituti di credito. Le banche interessate sono Unicredit, Bnl, Banca Aletti, Banca Popolare di Novara, Banca Sella, Carige, Banco di Napoli e Banca Popolare di Lodi.

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