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"Baffetto Maroni ha in mano tutto": le trame segrete del Carroccio

Le carte dei pm di Reggio: dossier, veleni e talpe. Belsito traballa e Girardelli e Bonet cercano l'appoggio di Bobo

Giulio Bucchi
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Una guerra di dossier e veleni: Cerchio Magico da una parte e Roberto Maroni dall'altra, l'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito in mezzo a lasciarci le penne. E' l'immagine del Carroccio che emerge dalle intercettazioni effettuate dalla Direzione antimafia di Reggio Calabria, una delle 5 che stanno indagando sui conti del partito. Finora, come sottolinea il Fatto quotidiano che oggi ha pubblicato gli stralci di quelle telefonate, Bobo era uscito da tutta la faccenda pulitissimo, lindo, tanto da andare di propria spontanea volontà dai pm di Milano proclamando "Zero complotti". E invece... Le trame di Bobo - "Baffetto" è il nome in codice con cui Maroni viene indicato da Belsito, il faccendiere Romolo Girardelli (in odor di 'ndrangheta, ritenuto dai pm il referente della cosca De Stefano al Nord) e gli altri intercettati, leghisti o no. Girardelli, per esempio, ricostruisce le trame che porteranno all'estromissione dell'ex tesoriere: "Il 23 ci sarà il Consiglio federale, ha organizzato tutto Baffetto perché vuole vedere tutto in fondo. Si sono divisi la torta e sapevano già venti giorni prima che sarebbe stato sferrato l'attacco e per questo erano pronti a difendersi e il baffetto ha messo tutti uomini suoi. Lui è stato in un posto chiave (il Viminale, ndr) per quattro anni". E' in quella circostanza che Girardelli e i suoi amici decidono di chiamare Maroni "per dagli gli elementi per affondare Belsito". L'imprenditore Stefano Bonet, esperto in investimenti off-shore, il 27 gennaio incontra Maroni a Varese, rassicurato da Lubiana Restaini, impiegata della Camera vicina all'ex ministro: "Ormai la linea è tutta in mano a Maroni - rivela la donna -, cambierà il capogruppo della Lega e sarà un maroniano, e anche Zaia è passato sotto la sua corrente". Fuga di notizie e talpe - A spaventare Bonet e Girardelli è la fuga di notizie su Belsito che sta facendo precipitare situazione ed affari. Temono talpe maroniane, e non a caso i rapporti con Belsito si incrinano: "Ti ha regalato gli orologi e non me ne hai dato neanche mezzo a me... e i soldi che ti sei pigliato dallo shampato (Bonet, ndr) per i cazzi tuoi...", s'arrabbia Girardelli al telefono con l'ex tesoriere leghista. Belsito prova a tranquillizzarli, parla di un Bossi che "vuole fondare un altro partito" e di un Maroni che, nel caso, "se lo prende nel culo". "Fanno fuori il cerchio, ma a me mi tengono", assicura l'ex tesoriere. Ormai è tardi, non gli crede più nessuno. Sarà la prima vittima di una guerra a lungo sotterranea e ora alla luce del sole.

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