Lega, pernacchie anche dagli immigrati: "I ladri criminali siete voi"
Le associazioni di extracomunitari rispediscono al mittente gli slogan della Lega: "Sono andati a casa prima loro"
Per anni li hanno accolti con ostlità. Ora gli immigrati rimandano le accuse al mittente. Gli slogan della Lega Nord sugli extracomunitari sono noti: "Mandiamoli a casa", "Vengono qui a rubarci il lavoro", "Sono ladri e criminali". Adesso la situazione si è capovolta. E sono loro a chiedersi: "Ma chi sono i ladri criminali da mandare a casa?". Toni diplomatici per replicare agli scandali che stanno travolgendo il Carroccio: "La Lega ha seminato il vento dell'odio, ci gridavano di tornare da dove eravamo venuti, ma hanno fatto prima loro a tornare a casa", dice Aboubakar Soumahoro, responsabile nazionale immigrazione RdB- Usb. Da Roma ladrona si è passati a Lega ladrona. "Il paradosso è che i soldi li portavano proprio dalle parti nostre, in Africa, in Tanzania", ironizza Soumahoro. Pernacchie anche per Maroni - Gli fa eco Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci: "Siamo contenti che queste vicende abbiano evidenziato quanto l'azione della Lega sia stata strumentale e abbia usato lo scontro contro i meridionali e gli immigrati al solo scopo di ottenere voti. Ma non ce ne disintossicheremo facilmente". Anche Luca Odevaine, presidente Fondazione IntegrA/Azione, ricorda che il Carroccio "non ha mai avuto una cultura di governo. Basta guardare al lavoro dell'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni: dai respingimenti, per cui l'Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia Ue, alla gestione caotica dell'emergenza Nordafrica. Il decreto Maroni del 2008, convertito poi in legge, ha concesso ampi poteri ai sindaci in materia di sicurezza. Il provvedimento ha fatto proliferare ordinanze contro burqa, kebab, phone center, assembramenti nei parchi e ronde auto-organizzate". Insomma, per una implacabile legge del contrappasso, tra coloro che adesso ridono per la caduta della Lega ci sono anche loro, gli immigrati tanto osteggiati dalla Lega.