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Monti e Passera sulla crisi Chi dei due mente?

Il ministro due giorni fa: "Recessione per tutto il 2012". Il presidente del Consiglio oggi: "Crisi superata, l'Italia è solida"

Matteo Legnani
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Due giorni fa un lugubre Corrado Passera, ministro per lo Sviluppo economico, annunciava feralmente al Paese che la recessione sarebbe durata per tutto il 2012. Quanti tra gli italiani abbiano letto i giornali anche solo ogni tanto negli ultimi sei mesi, non devono rimasti particolarmente turbati dalla comunicazione. Tutto normale. Una sorta di certificazione, quella di Passera. Lo stesso ministro, quello stesso giorno, ad un altro incontro pubblico, coreggeva però leggermente il tiro dicendo che "se tutte le misure che abbiamo avviato daranno i frutti, la tendenza potrebbe invertirsi anche perima della fine dell'anno". Il tono era quello di chi ci metteva un po' una pezza, come se qualcuno gi avesse ordinato di farlo. Ecco che 48 ore dopo, il presidente del Consiglio Mario Monti, di ritorno dal tour asiatico, annuncia che "la crisi è superata, l'Italia è solida". Cioè che l'Italia ha cambiato marcia e che il peggio è passato. Lo dice proprio nel giorno in cui esce il peggior dato di sempre sulla disoccupazione in Italia, pari al 9,3%. E lo dice in presenza di una pressione fiscale salita dal 44 al 46% e di una spesa pubblica rimasta pressoche invariata, a parte qualche sferruzzatina ai conti di Palazzo Chigi. Ora, è vero che i due, Passera e Monti, si sono trovati per la prima volta dall'esistenzxa del governo tecnico, lontani l'uno dall'altro per diverse migliaia di miglia e per diversi giorni. Ma c'è da dubitare che due dichiarazioni tanto contrastanti (quella di venerdì made in Passera e quella di oggi made in Monti) siano dovute auna carenza di comunicazione. E allora è legittimo chiedersi: chi dei due dice la verità?. Oppure, all'inverso: chi dei due mente?

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