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Art 18 e caos prepensionamenti anche sul lavoro è tutto da rifare

Appello di Bersania Monti: la riforma va salvata, cambiamola insieme e votiamo prima di maggio. Gaffe del sottosegretario sugli esodati

Lucia Esposito
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Al rientro dalla Cina Mario Monti troverà sul tavolo molte grane. Prima tra tutte la questione degli esodati, evidenziata dal sottosegretatio all'Economia Gianfranco Paolillo, il quale ha sottolineato che l'accordo sugli esodati si potrebbero annullare, in quanto la riforma ha cambiato le condizioni che hanno legittimato l'intesa. Il governo non lascerà per strada questi lavoratori, promette ma poi ha aggiustato il tiro sottolineando come si sia limitato a sollevare il caso per far capire che la questione è al vaglio del governo. Ecco, in sintesi, la questione: gli esodati sono i lavoratori che hanno lasciato il posto di lavoro dietro incentivi aziendali, ma prima che la riforma del lavoro alòzasse l'età pensionabile: per questo, secondo Paolillo, l'esodo potrebbe essere rimesso in discussione. Bersani e il lavoro C'è ancora da sciogliere il grosso nodo dell'articolo diciotto. In un'intervista a Repubblica Pierluigi Bersani sostiene che "la riforma del lavoro va salvata: sì al reintegro e votiamo prima di maggio". Poi dalle pagine del quotidiano lancia un appello: "Cambiamo insieme l'articolo 18, non possiamo mandare all'aria la riforma. Io vedo la possibilità di un punto di caduta condiviso in Parlamento e lo scenario di un incaponimento del governo non lo prendo nemmeno in considerazione«. Per il segretario del Pd si tratta infatti di "una buona riforma se ne si »corregge qualche aspetto" e si dice pronto a mettere sul tavolo della trattativa alcune delle richieste del Pdl sulla "flessibilità in entrata", »soprattutto se si tratta di alleggerire un certo carico burocratico«. Bersani preme soprattutto per trovare un punto di equilibrio e per approvare il testo in tempi rapidi. "Almeno in un ramo del Parlamento - afferma - vorrei chiudere la sostanza del problema anche prima del 6 maggio, prima delle amministrative. Non si può lasciare per aria questo tema per troppo tempo, nessuno ci guadagna a perdere giorni". Il nodo principale è quello dell'articolo 18. Bersani sottolinea l'importanza di prevedere il reintegro del lavoratore secondo il modello tedesco, ma non per lasciare le cose come stanno. "Non voglio piantare bandierine - dice -, cerco una soluzione equilibrata. Avete visto le cose che ha detto il Cardinal Bagnasco? Mica anche lui sarà al seguito della Cgil... "Diamo al giudice - spiega - la possibilità di scegliere soltanto nei casi di licenziamento non giustificato da motivazioni economiche tra due opzioni: il reintegro o l'indennizzo. Se ci fosse solo il reintegro, capirei, ma io immagino altro. Anche nel Pdl "ci stanno riflettendo - prosegue -. Perchè il problema esiste e non tocca solo le tute blu".  

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