Precari, ammortizzatori dall'anno prossimo Resta la cassa integrazione straordinaria
Fornero sui contratti: "Obiettivo è quello di valorizzare la flessibilità. Sussidio di disoccupazione anche per i più giovani"
"Avremmo potuto intervenire con l'accetta, buttando via tipologie contrattuali, ma abbiamo preferito agire in maniera più mirata" sulla flessibilità. Lo ha spiegato il ministro del Welfare, Elsa Fornero, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi che ha seguito il vertice con le parti sociali. "L'obiettivo è di valorizzare la flessibilità buona e contrastare quella cattiva, contrastare la precarietà. Per i giovani noi facciamo una azione abbastanza diffusa con freni, che dalla parte delle imprese sono dei costi, ma dalla parte buona sono dei freni all'uso improprio dei contratti flessibili", ha aggiunto Fornero. "Abbiamo lavorato - ha proseguito il ministro - affinchè il lavoro a chiamata non diventi un surrogato del contratto a tempo indeterminato". Ammortizzatori sociali - Fornero ha poi spiegato che l'Aspi (l'Assicurazione sociale per l'impiego, una sorta di sussidio di disoccupazione) "paritrà dal prossimo anno. C'è anche il mini Aspi per i lavoratori un pò più giovani", ha poi aggiunto. Sugli ammortizzatori sociali il ministro ha detto che l'intenzione del governo è che "si passi da qualcosa che è limitato a qualcosa che noi vogliamo che diventi universale". L'assicurazione per l'impiego "è universale e riguarda tutti". Il mini Aspi invece "è per i lavoratori un più giovani e precari perché abbiamo oggi una disoccupazione con requisiti ridotti, e la mini-Aspi ha requisiti ridotti e quindi accessibili ai lavoratori che abbiano almeno 13 settimane di lavoro in un anno. L'Aspi normale invece prevede 52 settimane in un biennio". "Resta la Cig straordinaria" - Nel corso della conferenza stampa la Fornero ha spiegato che "non aboliamo la cassa integrazione perché è diversa dall'Aspi e perché l'Aspi è un sussidio per chi ha perso lavoro e cerca nuova occupazione, mentre la cassa integrazione è un sussidio nel caso di riduzione temporanea della domanda". Il ministro ha poi annunciato che il governo intende mantenere "la cassa integrazione straordinaria salvo per i casi di cessazione di attività dell'impresa. Quello che non c'è più - ha spiegato - è la mobilità. Con la riduzione temporanea di attività c'è quindi la cassa ordinaria. Se c'è una crisi temporanea allora c'è la cassa integrazione straordinaria, ma dove non c'è più speranza per l'impresa allora il lavoratore perde il posto e l'Aspi lo sorregge per trovare un nuovo posto di lavoro". Fornero ha concluso spiegando che "non è vero che abbiamo tenuto la cassa in deroga, abbiamo tenuto i fondi della cassa in deroga rendendoli strutturali e utili per finanziare l'Aspi".