Tra spese e contributi un guadagno del 389 per cento
La denuncia choc dei radicali sullo 'spread' tra uscite e entrate dalle casse dei partiti
579 milioni spesi in campagne elettorali dal 1994 al 2008, 2 miliardi e 253 milioni ricevuti dallo Stato nello stesso periodo. Lo “spread” tra uscite e entrate impoverisce le casse pubbliche e arricchisce le casse dei partiti. E secondo uno studio dei Radicali, realizzato sui numeri della Corte dei conti, lo spread in questione aumenta a partire dal 2004 e si impenna in misura esponenziale dal 2008. La causa: due leggine: la prima fa passare il contributo da 4.000 lire a 5 euro per ogni cittadino iscritto nelle liste elettorali; la seconda dispone la continuità del “rimborso” elettorale anche quando le Camere vengono sciolte. Parlare di rimborso è improprio, naturalmente: i soldi spesi per la campagna elettorale tornano con un interesse del 389%!