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Il leghista: "Pochi 6mila euro"

L'europarlamentare ed ex deputato leghista Oreste Rossi: "Guadagno tanto, ma se mi toccano il vitalizio mi girano le palle"

Giulio Bucchi
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Oreste Rossi, alessandrino, uomo forte della Lega in Piemonte, ora europarlamentare. Lei è uno degli irriducibili del vitalizio. Perché? «Ma che irriducibili. A me non va bene essere fregato così. Anziché tagliare a tutti ce la prendiamo in quel posto solo noi. O la “Casta” paga tutta, e io sono d'accordo, oppure non colpiscono solo me e pochi altri. La questione è seria». Questione di soldi. «Allora. Diciamo le cose come stanno. Nel 2000, su richiesta della cassa della Camera dei deputati, e specifico non mia, ho aderito alla possibilità di avere il vitalizio a 50 anni a fronte del versamento volontario di 144 rate, che io ho pagato a un ente autonomo. Capito?». Chiaro. Le hanno fatto la proposta e lei ha detto sì.    «Pagando non una, ma 144 rate». Di che importo? «Questa è una cosa privata, direi.  Ho il modulo protocollato della Camera. So quello che dico».  Vada avanti. «Ho finito di pagare l'ultima rata a novembre, tre mesi fa. E a dicembre 2011 mi dicono che tutti i soldi che ho versato non servono a niente. Arrivederci e grazie». Cosa ha pensato?  «Lei cosa avrebbe fatto? A me sono girate le palle moltissimo. Perché io ho aderito a una forma di assicurazione volontaria che ho pagato per 12 anni, dopo di che la Camera mi dice: lei è un pirla. Abbiamo scherzato. E io dovrei accettarlo? Assolutamente no».  E così ha fatto ricorso. Voi della Lega siete i più numerosi... «Il partito non c'entra niente. Se siamo di più è solo perché all'epoca la Lega aveva dato spazio ai giovani candidando molti, come me, sotto i 30 anni. E della mia legislatura, cioè del '92, siamo solo in 7. Niente se si pensa ai circa mille, tra cui Fini e Consolo, che avranno il vitalizio, e costano più di noi». Avete chance di vittoria? «Se fossimo in un tribunale normale vinceremmo di sicuro, perché è come essere stati truffati. Qui, invece, siamo nelle mani di un organo presieduto da uno che dice che il ricorso è inutile».  Lei adesso è deputato europeo.  Quanto guadagna? «Prendo 6.197 euro netti. Il vitalizio dell'Europarlamento lo prenderò dopo, a 63 anni. E comunque in Europa hanno tagliato gli stipendi del 40% a tutti e nessuno si è sognato di fare ricorso perché non ci sono stati figli e figliastri».    di Brunella Bolloli       

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