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Cicciobello: "Non ne sapevo nulla"

L'ex segretario Margherita Rutelli sul caso Lusi: "Incazzato e addolorato ". Il Pd in imbarazzo. Finocchiaro: "Si dimetta subito"

Giulio Bucchi
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Addolorato e incazzato. Così, senza giri di parole, si definisce Francesco Rutelli dopo aver appreso che il suo ex tesoriere alla Margherita Luigi Lusi, oggi senatore Pd, stornò 13 milioni di euro dalle casse del partito per fini esclusivamente personali. "Siamo incazzati e addolorati. La Margherita intende recuperare tutto il maltolto". Rutelli, oggi nel Terzo Polo come leader dell'Api, si dimostra sorpreso e scandalizzato anche se Lusi è stato per molto tempo considerato un suo collaboratore fidatissimo. E' stato proprio Cicciobello Rutelli a dargli le chiavi della tesoreria del partito e a insediarlo poi nella stanza dei bottoni del Partito democratico. "Il potere amministrativo era interamente nelle mani di Luigi Lusi: persona da tutti stimata, che aveva iniziato la propria attività, in quanto Direttore Generale degli Scout (AGESCI), apprezzato dal Sindaco Rutelli ed eletto 2 volte amministratore del partito, sino al suo scioglimento", spiega una nota dell'ex direttivo della Margherita, mentre Arturo Parisi va giù piatto: "Che sia un fatto grave, anzi, da superlativo assoluto, è fuori discussione. E' evidente, in generale, che c'è una disponibilità di somme ingenti e un sistema di controlli insufficienti, è chiaro che non c'era nemmeno il minimo sospetto sul fatto che stava accadendo una cosa del genere". Democratici in difficoltà - L'imbarazzo però è anche di casa nel Partito democratico: "Se emergessero responsabilità individuali, il Pd applicherebbe le sue regole. Abbiamo organi che sono in grado di decidere i provvedimenti del caso", spiega cauto il segretario Pier Luigi Bersani. "I provvedimenti nei confronti di Lusi, se verranno accertate le responsabilità, saranno in proporzione alla gravità. Noi non facciamo sconti a nessuno e lo abbiamo già dimostrato". Niente sconti, dunque. Ed in effetti il presidente dei senatori democratici Anna Finocchiaro parte in quarta e chiede al senatore Lusi "di dimettersi dal gruppo e da tutti gli incarichi che, in ragione di tale appartenenza, ricopre a Palazzo Madama".

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