Lega divisa in due: ecco gli schieramenti
Il Senatur viene protetto dal famoso cerchio magico e dal figlio Renzo. L'ex ministro dell'interno si fa forte dell'appoggio di sindaci e base padana
La decisione su Cosentino ha messo nero su bianco gli attriti e le divisioni interne al Carroccio. Scontri e invidie che proseguivano da tempo e che sono sfociate in scontro pubblico con le dichiarazioni dei protagonisti dopo la decisione di salvare il deputato del Pdl. Ora è guerra aperta tra Bossi e il suo ormai ex delfino Maroni. E quando inizia una battaglia si fanno avanti gli schieramenti delle due fazioni. Il Senatur è protetto dal famoso cerchio magico, di cui fanno parte il figlio Renzo, il capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni, GianPaolo Gobbo, la vicepresidente del Senato Rosi Mauro, Federico Bricolo e Francesco Belsito. L'ex ministro dell'Interno si fa forte dell'appoggio del sindaco di Verona, Flavio Tosi e di quello di Varese Attilio Fontana a cui si aggiungono gli europarlamentari Matteo Salvini e Mario Borghezio, a chiudere Davide Boni presidente del consiglio regionale lombardo. In mezzo al guado si trovano i neutrali tra cui Roberto Calderoli, i governatori di Piemonte e Veneto, Roberto Cota e Luca Zaia, e Roberto Castelli.