Cerca
Cerca
+

Ilaria Salis in versione Babba Natale? La bordata di Storace: "Ecco perché è andata in carcere"

Esplora:

Francesco Storace
  • a
  • a
  • a

No, non era la Befana. E nemmeno stava lì per occupare le celle altrui. Semplicemente, le piace stupire ed è andata in carcere il giorno di Natale. Ma poi l’hanno fatta uscire. L’ennesima impresa di Ilaria Salis ha avuto luogo a Monza, nemmeno un sacrificio essendo la sua città. Non ha dovuto viaggiare per portare solidarietà comoda ai detenuti. Anche se l’ha pizzicata con un fendente niente male il generale Vannacci, che le ha ricordato anche le vittime della criminalità...

Ma il buon Natale di Ilaria Salis è stato rivolto anche a chi occupa le case. Non dimenticate il vostro dovere, sembrava dire in fotografia sui social di fronte alla scritta immobiliare.it e con una slogan da guerra «basta case senza abitanti e abitanti senza casa». E anche a Natale 2024 ha compiuto la sua buona azione con l’esempio da offrire a chi fosse sprovvisto di qualche malsana idea per la testa.

L’onorevole di Avs – il partito che offre l’immunità parlamentare se stai in galera – ci ha tenuto a comunicare il suo pensiero: «L’anno scorso ho passato il Natale in carcere e so che per molti il periodo delle feste è ancora più duro del solito dentro questi luoghi». E magari qualcuno ci sta perché ha commesso qualche reato...

E ha aggiunto, madame Salis: «Il 2024 è stato un anno terribile per le carceri italiane: il numero dei suicidi ha raggiunto le cifre più elevate da quando vengono conteggiate e i detenuti sono costretti a vivere in condizioni degradanti, indegne di un Paese civile». Come se fosse una martire, Ilaria Salis ha raccontato della sua «visita a sorpresa», ma non è una novità, visto che lo fanno anche altri parlamentari senza atteggiarsi ad eroi. «Ho visitato le sezioni di isolamento di articolo 32 e la seconda sezione comuni. In quest'ultima – ha detto la Salis - il sovraffollamento è estremamente visibile tanto che i detenuti che vivono in tre all'interno di celle che sono inizialmente progettate per una persona, di fatto, durante la giornata devono piegare una branda e metterla nel corridoio per avere spazio per muoversi. Oggi, come sempre, ci tengo a esprimere tutta la mia vicinanza ai detenuti, alle detenute e ai loro cari. Forza resistete, ricordatevi che non siete soli». Anche se non hanno un partito che li rimetta in libertà con le elezioni.

 

Le sue parole hanno richiamato l’attenzione di Roberto Vannacci, che al Parlamento europeo è stato eletto senza bisogna di passare per la galera liberatoria. Ha commentato così il generale: «La mia totale solidarietà va alle vittime della criminalità!». «“Le feste sono il periodo più duro per i detenuti”, dice la Salis. Mai una parola, da parte di questa sinistra livorosa, sediziosa e violenta, per le vittime della delinquenza - attacca il generale su Facebook. Cioè per le persone che quei detenuti hanno derubato, rapinato, ferito, violentato, ucciso... La mia solidarietà va a loro, non ai detenuti che stanno scontando la giusta pena per le loro malefatte».

Vannacci si rivolge anche al Papa, che ieri ha aperto la Porta Santa presso il carcere di Rebibbia, a Roma: «Se è vero che andranno costruite altre carceri per migliorare il sovraffollamento, mi auguro anche che questi luoghi di espiazione della pena diventino i luoghi in cui ogni carcerato, lavorando duramente, risarcisca le vittime per i danni subiti dalle loro azioni criminali». Ad occhio e croce il contrario del Salis pensiero...

 

Dai blog