Giorgia Meloni, via libera al decreto legge Milleproroghe: annullate le multe ai no vax
Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, ha approvato il cosiddetto decreto legge Milleproroghe, con "disposizioni urgenti in materia di termini normativi". Stop alle multe di 100 euro emesse contro quanti non hanno ottemperato l'obbligo vaccinale durante la pandemia Covid. In una nuova bozza del decreto Milleproroghe un articolo che sarebbe "in valutazione del Mef" prevede l'interruzione "definitiva" dei procedimenti sanzionatori in corso. Mentre - si legge ancora nel testo - "le sanzioni pecuniarie già irrogate sono annullate". I giudizi pendenti sono "estinti di diritto" e le somme pagate anteriormente vengono rimborsate. Nella versione precedente si prorogava semplicemente il congelamento delle multe.
La proroga al 31 marzo 2025 del termine per i contributi in favore di alcune categorie di imprese nei Comuni della dorsale appenninica colpiti dalla scarsità di neve tra novembre 2023 e marzo 2024; al 31 dicembre 2025 del termine per la conclusione di alcuni interventi rispetto ai quali è previsto, a favore delle imprese turistiche, il riconoscimento del credito d'imposta fino all'80% delle spese sostenute e del contributo a fondo perduto non superiore al 50% delle spese sostenute; sempre al 31 dicembre del prossimo anno, della misura di semplificazione per la realizzazione di impianti fotovoltaici all'interno di aree nella disponibilità di strutture turistiche o termali.
E ancora la proroga del termine entro il quale i datori di lavoro nel settore privato possono stipulare contratti a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi, in ogni caso non superiore a 24 mesi; infine la proroga al 31 marzo 2025 del termine per la stipula di contratti assicurativi in capo alle imprese per la copertura dei rischi catastrofali. Sono le proroghe dei termini relativi alle misure di competenza del ministero del Turismo contenute nel decreto Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei ministri. Lo rende noto lo stesso Mitur.
La prima misura, relativa al sostegno al turismo nei Comuni all'interno dei comprensori e delle aree sciistiche della dorsale appenninica, proroga al 31 marzo 2025 il termine entro cui erogare i contributi in favore di alcune categorie di imprese. Si specifica che i destinatari del contributo a fondo perduto, riconosciuto alle attività che hanno subito una diminuzione delle presenze turistiche a causa della scarsità di precipitazioni nevose nel periodo dal 1° novembre 2023 al 31 marzo 2024, con conseguente riduzione dei ricavi non inferiore al 30% rispetto a quelli conseguiti nel periodo dal 1° novembre 2021 al 31 marzo 2022, sono: esercenti attività di impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale, nonché di preparazione delle piste da sci; noleggiatori di attrezzature per sport invernali; maestri di sci, iscritti negli appositi albi professionali, e delle scuole di sci presso le quali questi operano; agenzie di viaggio; tour operator; gestori di stabilimenti termali; imprese turistico-ricettive e imprese di ristorazione.
La seconda misura - fa sapere ancora il ministero del Turismo - proroga fino al 31 dicembre 2025 il termine per la conclusione di alcuni interventi, rispetto ai quali è previsto, a favore delle imprese turistiche, il riconoscimento di due contributi: uno sotto forma di credito d'imposta fino all'80% delle spese sostenute, l'altro sotto forma di contributo a fondo perduto non superiore al 50% delle spese sostenute, relativamente a interventi di incremento dell'efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica, di eliminazione delle barriere architettoniche, di interventi edilizi funzionali agli interventi precedenti, di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali, nonché interventi di digitalizzazione. I destinatari di questa misura sono: le imprese alberghiere; le imprese che esercitano attività agrituristica; le imprese che gestiscono strutture ricettive all'aria aperta; le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.
La terza misura prevede la proroga al 31 dicembre 2025 della durata della misura di semplificazione per la realizzazione, previa dichiarazione di inizio lavoro asseverata (Dila), di impianti fotovoltaici all'interno di aree nella disponibilità di strutture turistiche o termali che, secondo la normativa vigente, produrrebbe i suoi effetti fino al 31 dicembre 2024. La quarta misura proroga il termine entro il quale i datori di lavoro nel settore privato possono stipulare contratti a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi, in ogni caso non superiore a 24 mesi e in assenza di specifiche previsioni contenute nei contratti collettivi, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti.
La quinta misura, infine, inserita nell'articolo relativo alle proroghe in materie di competenza del ministero delle Imprese e del Made in Italy, proroga al 31 marzo 2025 il termine per la stipula di contratti assicurativi in capo alle imprese per la copertura dei rischi catastrofali, per consentire agli organismi associativi una compiuta azione informativa e divulgativa e alle imprese una scelta ponderata e ragionata della migliore polizza anche in ragione dei diversi rischi catastrofali indicati e definiti nella fonte secondaria. L'attuazione di queste proroghe - conclude la nota del ministero - consente di avere a disposizione più tempo per portare a termine le procedure necessarie e, quindi, per contribuire fattivamente alla ripresa delle attività economico-produttive degli operatori del settore, incentivando un potenziamento complessivo dell'offerta turistica nazionale.
Prorogato ancora lo scudo erariale di quattro mesi, fino al 30 aprile 2025. E' quanto prevede una norma contenuta nel testo del decreto Milleproroghe approdato al Consiglio dei ministri. La misura sposta dal 31 dicembre 2024 al 30 aprile 2025 la limitazione della responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica ai soli casi dolosi.