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Gasparri, richiesta di rinvia a giudizio per peculato
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Per la procura il senatore si è appropriato di 600mila euro di fondi Pdl per l'acquisto di una polizza per la vita. La difesa: "Investimento nell'interesse del partito"
Richiesta di rinvio a giudizio per Maurizio Gasparri: l'accusa della Procura contro il vicepresidente del Senato e capogruppo di Forza Italia è di peculato. I finanzieri lo scorso 16 dicembre avevano notificato un avviso di chiusura indagini nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta appropriazione di fondi dell'allora Pdl per 600mila euro destinati al funzionamento del gruppo ma, è la tesi degli inquirenti, utilizzati per stipulare una polizza vita. L'inchiesta - Contestando all'allora capogruppo Pdl al Senato l'uso illegittimo di fondi pubblici destinati al funzionamento delle attività del gruppo parlamentare, il procuratore capo Giuseppe Pignatone, gli aggiunti Nello Rossi e Francesco Caporale e i pm Alberto Pioletti e Giorgio Orano hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio che sarà ora sottoposta al vaglio del giudice in udienza preliminare. L'accusa - Per la Procura Gasparri si è appropriato della somma di 600 mila euro, utilizzandoli per l'acquisto, in data 22 marzo 2012, di una polizza per la vita intestata a lui personalmente i cui beneficiari, in caso di morte dell' assicurato, sarebbero stati i suoi eredi legittimi. Poi la polizza in data 1 febbraio 2013 è stata liquidata in 610.697 euro e restituita al gruppo Pdl Senato con due bonifici di 300 mila euro ciascuno, rispettivamente il 20 febbraio 2013 e il 12 marzo 2013 a seguito di specifiche richieste della Direzione Amministrativa del Pdl. Inoltre, non è chiaro, poi, che fine abbiano fatto i 10.697,68 euro, riscattati in anticipo da Gasparri il primo febbraio 2013, una somma questa che corrispondeva agli interessi maturati con la sottoscrizione della polizza. La difesa - "Non ho sottoscritto alcuna polizza sulla vita - ha precisato Gasparri nelle sue memorie - né ho fatto uso improprio delle somme che mi erano destinate quale Presidente del gruppo Pdl Senato. Ritenevo di aver chiarito e documentato le mie ragioni e la verità dei fatti ma, a quanto pare, questo finora non è bastato". L'investimento, sostiene Gasparri, assistito dall'avvocato Giuseppe Valentino, è stato suggerito dalla banca e nell'interesse del gruppo parlamentare. "Una versione che non ha convinto più di tanto i magistrati - riporta l'agenzia Agi - che hanno sottoposto ai raggi X la polizza Bnl Private Selection "a lui intestata".
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