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Legge Severino, Strasburgo: "Nessuna priorità al ricorso di Berlusconi"

Silvio alla resa dei conti: visto da Benny

La Corte fa sapere che il ricorso di Silvio per è stato registrato ma ci vorrà del tempo perché si decida sulla sua ammissibilità

Ignazio Stagno
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Il Cav non è una prorità. La Corte europea dei diritti dell'uomo ha rifiutato la domanda di Silvio Berlusconi di trattare "con procedura prioritaria" il suo ricorso contro la legge Severino. Lo ha reso noto la stessa Corte. Nel ricorso - depositato nel settembre scorso presso la Giunta per le immunità e le elezioni - si sostiene che la legge Severino introduce sanzioni di tipo penale che non possono essere applicate in modo retroattivo, violando in particolare l'articolo 7 della Convenzione dei diritti dell'Uomo. Secondo i legali del Cavaliere, sarebbe stato violato anche l'art.13 della Cedu, che regola "il diritto a un ricorso effettivo", in quanto "l'ordinamento italiano non prevede alcun rimedio interno accessibile ed effettivo per far valere i dedotti profili di incompatibilità con la Cedu". La stessa Corte europea per i diritti dell'uomo ha comunicato di aver ricevuto il ricorso presentato dagli avvocati dell'ex premier contro la sentenza Mediaset. Strasburgo ha precisato che il ricorso per ora è stato solamente registrato, ovvero nessuna decisione è stata ancora presa in merito alla sua ammissibilità.   

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