Quirinale: da Prodi a D'Alemai possibili successori di Napolitano
Giorgio Napolitano non ha alcuna intenzione di sciogliere le Camere. Piuttosto le dimissioni. Come scrive il Corriere della Sera, se il governo Letta non andrà avanti con le riforme, il Capo dello Stato sarebbe pronto a lasciare. E così il toto-Colle che già impazzava nei giorni scorsi, sta diventatando un tormentone nei palazzi del potere e sui social network. In pole position c'è Romano Prodi. Per lui, dopo l'umiliazione subita dai 101 franchi tiratori, potrebbe essere la volta buona considerato che gode del benestrare di Matteo Renzi che non ha mai fatto mistero della sua stima per il Professore. Gli altri nomi - Ma la sua elezione anche questa volta non è così scontata. Il suo non è l'unico nome "papabile" perché circola anche quello di Luciano Violante. Ex presidente della Camera, ex comunista, ex magistrato che, nei giorni caldi precedenti al voto sulla decadenza del Cavaliere, aveva attirato l'ira funesta della sinistra per le sue posizioni garantiste su Silvio, per aver sostenuto il suo diritto alla difesa. Un nome questo che potrebbe non dispiacere l'era berlusconiana ma che invece appare fortemente divisivo all'interno del Partito democratico. C'è poi Massimo D'Alema. Baffino. Rottamato da Renzi potrebbe essere salvato proprio da lui e proprio dal nuovo segretario lanciato al Colle. Tra i due, al di là delle posizioni divergenti, c'è rispetto reciprovo. Ma rimbalza un altro nome, quello di Letta. Si parla anche di un possibile ticket Matteo Renzi a Palazzo Chigi e Enrico Letta al Quirinale. Ma il premier deve aspettare di compiere 50 anni per salire al Quirinale. E secondo i retroscenisti sarebbe anche questo il motivo per cui Letta intende mantenere in vita il suo governo. Il 2016 è lontano ma non troppo...