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Minzolini racconta la presunta lite tra Cicchitto ed Alfano

Minzolini, Cicchitto e Alfano

L'ex direttorissimo torna giornalista per un giorno e racconta di una presunta lite furibonda alla Camera tra Fabrizio e Angelino: volano parole grosse

Andrea Tempestini
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E su Il Giornale compare un lungo articolo a firma di AuMin, che non è un rivoluzionario vietnamita, ma Augusto Minzolini, senatore di Forza Italia e anima di quella fazione di Forza Italia che ancor meno delle altri ha gradito lo strappo di Angelino Alfano. L'ex direttorissimo prende carta e penna per darci conto di una presunta lite in Nuovo Centrodestra, Minzo sparge un po' di veleno in casa di Alfano, parlando di "una tragedia politica dai tratti a volte comici" e di Angelino come l'uomo che fa la "guardia a un bidone vuoto", ossia il governo Letta. La "sbroccata" - Ma ciò che interessa di più dell'articolo di Minzolini, come detto, è l'aneddoto che snocciola. E' lunedì sera, Montecitorio, aula semideserta in attesa che finisca la conferenza dei capigruppo, mentre va in onda "una seduta di autocoscienza collettiva dei deputati del Ncd". Chi perde le staffe sarebbe Fabrizio Cicchitto, che avrebbe "sfruttato" il viceministro Casero per la sua tirata. Parlando ai suoi, Cicchitto avrebbe tuonato:"In queste settimane non abbiamo avuto una linea economica. In commissione tu Casero non ti sei mai fatto vedere, hai latitato. Casini su casini e ora ne scopperià un altro al ministero dell'Interno...". La telefonata - Poi Minzolini racconta di come lo stesso Cicchitto metta Alfano nel mirino: "Per non parlare della polemica sulle slot-machine - avrebbe proseguito -: Angelino è intervenuto dopo Renzi. Addirittura 24 ore dopo. Troppo". A questo punto Cicchitto avrebbe preso il cellulare per una telefonata "collettiva" ad Alfano, dove sarebbero volate parole grosse. "Angelino, sono qui alla Camera a fare il coglione tra i coglioni. Qui crolla tutto. Il governo e non solo. I grillini stanno mettendo a soqquadro il Parlamento perché si sono accorti della norma sugli affitti d'oro. Sono tutti incazzati con noi", avrebbe detto Cicchitto. "Me ne fotto..." - Il racconto di Minzolini dà poi conto di un Alfano che, dall'altro capo del telefono, avrebbe cercato di difendere i primi risultati ottenuti dal suo movimento politico. Cicchitto, però, non avrebbe volutio sentire ragione, e avrebbe nuovamente sbottato, sempre davanti a tutti: "No Angelino, la verità è che non contiamo niente. Dobbiamo riunirci. E me ne fotto delle marchette!... Anche perché quelli del Pd le hanno fatte solo per loro". 

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