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Legge di Stabilità, Alfano non vota la fiducia

Angelino Alfano

Andrea Tempestini
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"Certamente il presidente del Consiglio, Enrico Letta, non ha potuto votare la fiducia sulla legge di Stabilità, perché impegnato a Bruxelles per il Consiglio Ue", spiega Il Mattinale, la nota politica redatta dallo staff del gruppo di Forza Italia della Camera dei deputati, dove è stato celebrato il voto di fiducia sulla manovra, blindata dal governo Letta. E la newsletter, di cui ideatore e animatore è Renato Brunetta, poi, aggiunge, sorniona: "Pare, si dice, che anche il vicepremier, Angelino Alfano, non abbia votato la fiducia al governo del quale fa parte". Già, né il premier né il vicepremier hanno votato la fiducia al (contestatissimo) provvedimento. Anche loro ne prendono le distanze? "Ci ha ripensato - si chiede Il Mattinale riferendosi ad Alfano-? Passa all'opposizione? O era semplicemente in altre faccende affaccendato, più importanti del voto di fiducia al governo che vicepresiede? Ah saperlo...". L'ipotesi corretta è l'ultima: in altre faccende affaccendato. Alfano era al Viminale, a "casa sua", il ministero degli Interni, per una conferenza stampa sull'episodio dei trattamenti anti-scabbia al Cie di Lampedusa. Nel frattempo, alla Camera si votava. La legge di Stabilità è stata approvata da Montecitorio con 350 sì, 196 i no, un solo astenuto. Ma tra i 350 sì mancavano quelli del premier e di Angelino.

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