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Finanziamento pubblico ai partiti, oggi governo vota abolizione

Enrico Letta

Ignazio Stagno
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"Sorpresina" bruciata. Matteo Renzi l'aveva promessa a Grillo per domenica. Il rottamatore era pronto a spingere sull'acceleratore per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Letta batte sul tempo il sindaco e annuncia il "taglio" ai fondi per i partiti. Il governo ha approvato oggi l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Lo ha preannunciato via twitter il presidente del consiglio Enrico Letta: "Avevo promesso ad aprile abolizione finanziamento pubblico partiti entro l'anno. L'ho confermato mercoledì. Ora in Cdm manteniamo la promessa". L'ultimo emendamento al testo del governo approvato dalla maggioranza prevede l'abbassamento delle aliquote: chi donerà soldi ai partiti godrà di detrazioni al 37% tra i 30 euro e i 20 mila euro, al 26% tra i 20 mila e i 70 mila euro.  Insomma il cinguettio di Letta testimonia che il governo dovrebbe entro oggi varare l'abolizione del finanziamento.    Avevo promesso ad aprile abolizione finanziamento pubblico partiti entro l'anno.L'ho confermato mercoledì.Ora in cdm manteniamo la promessa.— Enrico Letta (@EnricoLetta) 13 Dicembre 2013   A novembre il procuratore del Lazio della Corte dei Conti, Raffaele De Dominicis, aveva sollevato la questione di legittimità costituzionale di tutte le leggi, a partire dal 1997, che hanno reintrodotto il finanziamento pubblico dei partiti: secondo il suo parere l'operazione è stata fatta in difformità con quanto proclamato dai cittadini con il referendum dell'aprile 1993. Ora la questione torna nelle mani del governo per l'approvazione finale.  E una e' andata: abolito finanziamento pubblico dei partiti! Ora avanti con la riduzione del numero dei parlamentari #eccoifatti— GaetanoQuagliariello (@QuagliarielloG) 13 Dicembre 2013

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