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Senato, Letta incassa la fiducia, furia Forza Italia contro Alfano

Ignazio Stagno
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Il governo Letta ottiene la fiducia alla Camera e soprattutto al Senato. E' a palazzo Madama che il "governino" rischiava grosso, soprattutto dopo la scissione dal Pdl di Nuovo Centrodestra e la nascita di Forza Italia. Angelino Alfano ha strappato col Cav proprio per giurare fedeltà al governo Letta e adesso i falchi impallinano proprio l'ex delfino. Ad aprire il fuoco è Sandro Bondi: "Non possiamo prendercela con il Pd o con Letta, che sono quelli che conosciamo, ma con coloro che, come   il Nuovo Centrodestra, assistono senza fiatare ai giudizi sprezzanti   quanto non veritieri espressi da Letta nei confronti del governo   Berlusconi, di cui anche Alfano faceva parte, e votano la fiducia a un  premier che derubrica con orgoglio la questione storica e politica del  presidente Berlusconi come una vicenda giudiziaria scissa dalle   questioni politiche di un governo. Mi chiedo continuamente con quali   persone abbiamo condiviso un impegno politico durato quasi vent'anni? A quale storia abbiamo partecipato? Quale la natura vera dei rapporti umani e personali di questa storia?". Insomma la frattura tra falchi e colmbe non è ancora stata sanata. E le bordate dei falchi cominciano a farsi sempre più velenose. Furia Biancofiore - Con Bondi si schiera anche Michaela Biancofiore: "E' una tristezza inaudita vedere i ministri ex Pdl, gli stessi che belavano al solo passaggio di Berlusconi per ottenerne posti e attenzioni, sghignazzare in aula con Letta mentre il Paese e la democrazia piangono. Sono garruli e felici per la consapevolezza di confermare la stabilità delle loro poltrone, con questo ennesimo voto di fiducia. Sembrano quei bambini napoletani che con Paolo Villaggio, più conosciuto come Fantozzi, scrissero il libro 'Io speriamo che me la cavo. Peccato davvero che anche per questi ingrati signori e signore, anche per la loro carriera, Silvio Berlusconi abbia immolato la sua vita", ha affermato la Biancofiore. E a pugnalare Alfano arriva anche Renato Brunetta. "Traditore" - Il capogruppo di Forza Italia nella sua dichiarazione di voto è durissimo, parla con Letta ma colpisce Alfano: "L'abbiamo voluta noi qui oggi, lei ne avrebbe volentieri fatto a meno ma il presidente della Repubblica gliel'ha imposta la fiducia e oggi lei la vuole su qualcosa che non c'è", inizia così la dichiarazione di voto del capogruppo FI alla Camera, Renato Brunetta.  Il governo vuole siglare un nuovo accordo, ma "accordo con chi, con i 30 di Alfano? - chiede ironico e sprezzante Brunetta - Da oggi, come ha detto Renzi, il governo sarà un monocolore Pd: che tristezza Alfano, che tradimento, e glielo dico con il dolore di un amico", aggiunge Brunetta rivolgendosi agli ex colleghi di partito di Ncd.   Insomma, "la sola cosa certa è che in nome della stabilità l'unica cosa fatta è stabilizzarsi lì, a palazzo Chigi. Ma lei pensa - conclude rivolgendosi a Letta - con la sua maggioranza illegittima di poter presiedere l'Europa? Nessuna fiducia a un governo poggiato su fondamenta malate, ci trascinerebbe tutti nella rovina, no alla stabilità del cimitero". Insomma Letta va avanti con una maggioranza esile, ma ora Alfano dovrà fare i conti con i suoi ex compagni di partito.

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