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Primarie Pd, alta l'affluenza: Renzi si gioca tutto

Ignazio Stagno
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Il Pd sceglie il suo segretario. La sfida è tra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. Gli elettori dem da domenica mattina hanno cominciato a votare nei seggi e nei gazebo per scegliere il nuovo timoniere del Nazareno. I pronostici danno favorito Matteo Renzi, e i dati sull'affluenza, migliori delle aspettative, rafforzano la posizione del sindaco. Secondo Davide Zoggia, responsabile organizzativo per le primarie, intorno alle 13 avevano votato 980mila persone. Zoggia ha spiegato che "visti i dati del mattino possiamo arrivare oltre i due milioni, qualcosa in meno del dato del ballottaggio 2012", quando votarono 2,8 milioni di perosone. In teoria, il maggior numero di voti dovrebbe favorire il sindaco di Firenze. Alle 17 l'affluenza era già arrivata a 2 milioni di votanti. Renzi al seggio -  Matteo Renzi è arrivato intorno alle 9.20 al seggio di piazza dei Ciompi a Firenze, lo stesso delle scorse elezioni per la scelta del segretario, per votare alle primarie del Pd. Il sindaco di Firenze prima di entrare si e' intrattenuto con alcuni studenti di un istituto fiorentino a rischio chiusura. "La giornata sta andando bene, tanta gente sta andando a votare". Voto di prima mattina per Enrico Letta nel giorno delle primarie del Pd. Il premier è giunto già alle 8 nella sede del circolo democratico di Testaccio. "Ho appena votato alle primarie Pd e ho gia' trovato coda. Buon segno!" ha poi commentato Letta su Twitter. In un secondo tweet il premier ha anche postato una foto che lo ritrae in fila insieme ad altri militanti del partito. Civati piace ai canguri -  Intanto sono arrivati i primi risultati, dall'Australia: lì, nella baia di Sidney, Civati vince con il 49 per cento, Renzi 33, Cuperlo 6. E sempre Cuperlo in fila al Roma al seggio per votare alle primarie del Pd ha sottolineato che "da domani il Pd sara' un partito piu' forte". Poi ha aggiunto, pressato dai giornalisti che lo attendevano davanti al seggio: "Noi siamo questo popolo che vedete, e questa è una grande occasione di rilancio del Pd. E' una grande giornata per il Partito democratico". "Il popolo democratico", ha continuato il candidato "dell'apparato" in fila al seggio di piazza Verbano, "in questi mesi ne ha passate di cotte e di crude, ha subito anche il peso delle sconfitte e dei limiti di cui siamo tutti in parte responsabili, poi pero' c'e' questo sentimento di ripartenza e di riscossa che parte dal basso e lo dimostra il fatto di stare qui in fila oggi per votare. E questo mi riempie il cuore, mi fa felice". Letta e Prodi - Tra i votanti anche il premier, Enrico Letta, presente alla sezione del circolo democratico di Testaccio già alle 8 di mattina. Su Twitter ha scritto: "Ho appena votato alle primarie Pd e ho già trovato coda. Buon segno". In un secondo cinguettio ha poi postato una foto che lo ritrae in fila insieme ad altri militanti democratici. Al voto anche Romano Prodi, che dopo aver tuonato per settimane contro il Pd e dopo aver promesso di non votare, si è diligentemente recato ai gazebo. Mortadella ha poi fatto una considerazione: "Le primarie sono il momento dello scontro democratico, quello che io raccomando è che sia il vincitore sia quelli che perderanno abbiano l'obiettivo di fare una squadra, diretta da chi ha vinto, ma con gli equilibri e le mediazioni che rendono forte un partito politico". Le regole - Alle primarie del Pd si potrà votare fino alle 20 di domenica sera. Per votare è necessario un documento di identità e la tessera elettorale. Per chi non ha la tessera del Pd è previsto un contributo di 2 euro per le spese organizzative. Sulla scheda  che verrà consegnata è necessario barrare il nome del candidato scelto tra Renzi, Civati e Cuperlo. Sarà eletto chi otterrà la maggioranza assoluta delle preferenze, altrimenti si andrà al ballottaggio. I risultati sono previsti già per la serata.

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