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Funicello (Pd): "Magistratura democratica da 20 anni detta la linea alla sinistra"

Funicello, responsabile della comunicazione del Pd, mette nero su bianco la subalternità dei rossi alle toghe

Roberto Procaccini
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"Basta. E' da vent'anni che alla sinistra italiana la linea sulla giustizia è dettata da Magistratura Democratica. Per avere, in cambio, giustizia inefficiente. Bisogna cambiare". Chi l'ha detto: un polemista di Forza Italia come Renato Brunetta? La pitonessa Daniela Santanché? Oppure Silvio Berlusconi in persona, lo stesso che accosta la corrente di sinistra delle toghe italiane alle Br e che, dall'alto "di 57 processi in vent'anni", si ritiene perseguitato dalla Boccassini&co? No, lo mette nero su bianco sul Foglio Antonio Funiciello, responsabile (renziano) della Comunicazione Pd. "La linea sulla giustizia (civile e penale) - sono le sue parole - è dettata alla sinistra italiana, da almeno una ventina d'anni, da un'associazione di giudici denominata Magistratura Democratica". Eccola qua, spiegata in poche parole, la "sudditanza psicologica" dei capoccia ex Ds e Margherita verso quelle toghe che non hanno il coraggio di affrontare. E al cui gioco, anzi, i dirigenti Ulivo-Unione-Pd in questi vent'anni hanno spesso ammiccato per ragioni di strategia elettorale. Proprio sulla scorta di due decenni di assenze di idee  sulla Giustizia, Funiciello (il cui intervento è titolato Ventuno ragioni (anche frivole) per cui i nostalgici della sinistra medievale non capiscono Renzi)  invoca ed esalta il cambio di passo messo in programma dal Rottamatore: "Un recupero di autonomia del ruolo della politica  - rincara - è una priorità che Renzi si è già dato in generale. Un'urgenza che in questo caso è ancora più pressante considerata la sempre più bassa efficienza del servizio giustizia (civile e penale)".

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