Cerca
Cerca
+

Forza Italia, summit per scegliere l'organigramma di partito

Silvio incontrerà i vertici del partito per decidere come gestire l'organigramma. Verdini avrà le deleghe organizzative, ma dovrà vedersela anche con Fitto. Giallo sulla Santanchè

Ignazio Stagno
  • a
  • a
  • a

Silvio Berlusconi comincia la sua "campagna d'inverno". Forza Italia ha il vento in poppa dei sondaggi e adesso vede come possibile una vittoria alle urne nel caso si vada verso un voto anticipato. Ma per vincere il partito deve comunque trovare una quadra anche sul piano dell'organizzazione. La struttura di Forza Italia è ancora tutta da scrivere. Il Cav oggi incontra i suoi fedelissimi nella sede di San Lorenzo in Lucina a Roma. Al centro del summit gli incarichi di partito. In vista dell'appuntamento dell'8 dicembre, data in cui il Cav lancerà la vera e propria campagna elettorale per il voto delle europee in primavera, l'asset da rafforzare dentro il partito è quello del radicamento sul territorio. L'organigramma - Su questo fronte il Cav conta molto sui club Forza Silvio e così ha scelto Marcello Fiori per il coordianmento delle sedi locali. Ma il vero nodo da sciogliere è quello per la leadership. Dennis Verdini dovrebbe mettere le mani sulle deleghe organizzative. Ma in prima fila per lo stesso ruolo c'è anche Raffaele Fitto. Alla fine dovrebbe spuntarla Verdini, ma comunque è certo che l'ex ministro nel partito dovrà avere un ruolo di peso. Non è ancora chiaro invece il ruolo di Daniela Santanchè. Un posto di primo piano toccherà a Mariastella Gelmini e a Mara Carfagna. Stessa cosa anche per Sandro Bondi. Gli unici ad essere già al riparo da scossoni e da guerre per la poltrona sono i due capigruppo Renato Brunetta e Paolo Romani. Ma l'ex ministro pel la funzione pubblica ormai a quanto pare è un leader indiscusso della macchina da guerra di Forza Italia, e Silvio potrebbe anche scegliere di affidargli il ruolo di coordinatore. Intanto sul fronte delle cariche regionali il mosaico è quasi completo. Giro sarà coordinatore nel Lazio, Gippino in Sicilia, Picchetto in Piemonte. Ma per la comuncazione, settore chiave del partito spunta ancora l'ipotesi del direttore del Tg4, Giovanni Toti. 

Dai blog