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Casini: "Senza Berlusconi la politica non ha più alibi"

Pier Ferdinando Casini e Silvio Berlusconi

Il leader dell'Udc ammette: "Abbiamo vissuto alle spalle del Cavaliere. Ora nessuno ha più alibi"

Andrea Tempestini
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Decaduto. Fuori dal Parlamento. E ora il resto della politica è costretto a fare i conti, e non soltanto il suo partito. Lo ammette con franchezza l'ex alleato, Pier Ferdinando Casini: "La verità è che abbiamo vissuto tutti alle spalle di Silvio Berlusconi. Tanto chi lo sosteneva, quanto chi lo ha avversato". Una riflessione, quella del leader dell'Udc, consegnata alle pagine del Corriere della Sera. Dove puntualizza: "Nel senso che (Berlusconi, ndr) è stato un alibi per l'intera classe politica. Per il centrodestra, che non ha saputo costruire nulla perché si è affidato al suo carisma; e per l'opposizione, che solo in nome dell'antiberlusconismo ha cercato per anni di unire elementi che non possono stare insieme. Oggi però - prosegue Casini - questo mantra è finito, anche se Berlusconi non va mai sottovalutato, e quindi dobbiamo dare tutti prova di grande maturità". Nella sua riflessione, il leader dell'Udc sottolinea come "anche il governo non ha più alibi. Certo, in questi mesi è stato assediato da una parte della sua maggioranza non soltanto sull'Imu, ma anche con quegli atteggiamenti alla Brunetta. E adesso, da questo punto di vista, la maggioranza è più ristretta e potenzialmente più coesa. Poi però - avverte Pierferdy - c'è il Pd: Renzi che svillaneggia gli alleati di Enrico Letta è un pessimo inizio...". Sornione, il leader centrista, avverte Letta: il peggior avversario ce l'ha in casa, è il futuro segretario del Pd. Ma Casini avverte anche Renzi: "La storia europea è piena di politici che erano convinti di guadagnarsi la vittoria con le elezioni anticipate ma che poi hanno perso..."

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