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Alfano contro Renzi: "Se vuoi la poltrona di Letta, dillo". Ma Brunetta lo sfotte

Angelino Alfano

Il rottamatore minaccia e Angelino non ci sta: "Fa solo propaganda". Renato: "Che ci stai a fare con quelli là?"

Giulio Bucchi
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"Se Renzi ha l'obiettivo, dopo essersi seduto nella sedia di segretario del Pd, di prendere la sedia di Enrico Letta, è sufficiente che lo dica con chiarezza senza bisogno di fare come la vecchia politica, di girarci attorno". Non dev'essere stato un risveglio sereno per Angelino Alfano. Prima, dalle colonne di Repubblica, Matto Renzi gli ha mandato un messaggio decisamente poco gentile: "Con Alfano non parlo nemmeno, il Pd ha 300 parlamentari, lui 30...". Nemmeno il tempo di rimpiangere la scelta di mollare Berlusconi per sostenere Letta, che il leader del Nuovo Centrodestra ha dovuto incassare pure gli sberleffi dell'ex compagno di partito, Renato Brunetta: "Renzi dice a Letta cosa deve fare. Ma cosa ci sta a fare Angelino con quelli lì?". Sarcasmo non senza fondo di verità: è indubitabile che dall'8 dicembre, quando Renzi diventerà quasi sicuramente segretario del Pd, il governo dovrà spostare la sbarra a sinistra, se Letta non vorrà vedere sgretolarsi il Partito democratico. Ma Alfano non molla e punzecchia il rottamatore: "Renzi sa che ad una settimana dalle primarie deve spararla grossa per arrivare primo per quantità di voti e di votanti. Per fortuna le primarie si stanno concludendo, visto che se ne parla da sei mesi. Finalmente dopo si potrà parlare dei problemi dell'Italia". Resta però sul tappeto una domanda: riuscirà Alfano a condizionare il governo Letta più di quanto non sia riuscito a fare quando alle sue spalle aveva Berlusconi e altri, più corposi numeri?

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