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Silvio Berlusconi è decaduto da senatore

Al Senato è finita la votazione per far fuori Silvio da palazzo Madama. L'Aula ha respinto tutti i documenti all'ordine del giorno per respingere la "fucilazione del Cav". Adesso Berlusconi non è più un parlamentare

Ignazio Stagno
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Silvio Berlusconi è decaduto da senatore. Ad annunciarlo in Senato è stato il presidente del Senato, Pietro Grasso.  L'assemblea di Palazzo Madama ha decretato l'ineleggibilità del Cavaliere che perde pertanto lo status di parlamentare e che sarà presto sostituito dal primo dei non eletti nella regione Molise, dove il leader di Forza Italia - che si era presentato in diverse circoscrizioni come capolista - aveva scelto di risultare eletto.  Il voto in Aula -   L'atmosfera a Palazzo Madama è parsa per tutto il giorno comunque molto tesa: Sandro Bondi e Roberto Formigoni hanno avuto un alterco, Alessandra Mussolini se l'è presa con Angelino Alfano: "È un piranha, lo chiamo Lino e non Angelino", mentre ancora Bondi e Gasparri hanno apostrofato i senatori a vita: "Vergognatevi" . Colpevoli, secondo i due forzisti, di essersi presentati soltanto in occasione del voto sull'espulsione del Cavaliere.  Tecnicamente non c'è stato un voto specifico sulla decadenza del Cavaliere, è invece stata prevista una serie di votazioni su documenti non in linea con l'orientamento espresso dalla giunta. I singoli documenti sono stati messi al voto. Nessuno è stato approvato e così è scattata la decadenza di Berlusconi diventerà effettiva. I senatori di Forza Italia hanno cercato di prendere tempo sollevando ulteriori dubbi ed eccezioni su questioni procedurali e prassi. Su tutti il voto segreto che, ancora oggi, è stato richiesto sia dagli esponenti del centrodestra sia da alcuni senatori di altri schieramenti - come Albertini e Di Maggio - in dissenso con la posizione del loro gruppo (nella fattispecie Scelta Civica).

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