Berlusconi: "Tornerò a Palazzo Chigi nel 2015"
Silvio Berlusconi non ci sta. Chi sta vivendo con lui le ultime ore, dice che è un Cavaliere agguerrito ma anche consapevole quello che vedono in queste ore. Determinato a non uscire dalla scena, non adesso, con la vergogna di una sentenza che lui considera ingiusta. "oggi sono qui tra voi ma domani non mi lasceranno neanche entrare", ha detto ai suoi parlamentari. E' consapevole di quello che accadrà da qui a qualche ora, è consapevole anche che non sarà più senatore e, che privo dell'immunità parlamentare, può essere bersaglio degli attacchi giudiziari dei giudizi. Ma allo stesso tempo è determinato ad andare avanti. "Non finisce qui, tornerò a Palazzo Chigi nel 2015", avrebbe detto Silvio dando la carica ai suoi. La giornata - Lo scrive Repubblica in un retroscena che dipinge il suo stato d'animo come quello di chi oscilla tra l'euforia e la depressione. L'euforia per quello che potrà essere ma anche la tristezza per l'affidamento ai servizi sociali che era sembrata ai suoi legali come l'unica strada per garantirgli l'agibilità politica O e che ora gli sembra un'umiliazione insostenibile, un'onta per un grande leader come lui. Il Cavaliere guarda già alle Europee, una battaglia dove esiste uno sbarramento del quattro per cento. Per la prima volta Berlusconi ha comunciato a usare toni un po' più duri nei confronti di Alfano. Nel giorno della decadenza, andrà in piazza al comizio che gli hanno organizzato Santanché e Verdini, non assisterà al voto per evitare l'umiliazione di sentire le parole del Presidente Grasso: "Prego i commessi dell'aula di accompagnare il senatore Berlusconi fuori dall'aula".