Lavitola comincia a collaborareGuai in vista per Berlusconi
La nuova strategia difensiva dell'ex direttore de L'Avanti: nel mirino del pm una telefonata di Silvio
Valter Lativola ha cambiato difensore e, quindi, anche la sua strategia difensiva. Tramite il suo nuovo legale, l'ex parlamentare Pdl Maurizio Paniz, ha deciso di collaborare con i pm Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcock. Lo scrive il quotidiano La Stampa che sottolinea come il filone ancora aperto è quello che porta a Impregilo a Panama. Agli atti ci sono delle intercettazioni telefoniche in cui parla Silvio Berlusconi e che secondo il Cav potrebbero procurargli altri guai giudiziari. L'ipotesi è di concorso in corruzione negli affari di Impregilo a Panama. Nell'articolo a firma di Guido Ruotolo si mette in evidenza come la nuova strategia difensiva di Lavitola permetterà alla Procura di Napoli di indagare sul ruolo che Berlusconi ebbe negli affari di Lativola e anche sul rapporto con Gianpaolo Tarantini e sulla Gregorio. La telefonata - Il 2 agosto 2011 - si legge su La Stampa - l'ex premier telefonò al presidente di Impregilo, Massimo Ponzellini. "Ciao Silvio, tutto bene?". "No bene, no, sto proprio male ma comunque andiamo avanti. Senti una cosa, ti telefono perché mi chiamano da Panana e dicono che devo contattare i vertici di Impregilo e dire che sulla questione ospedali dovete trovare l'accordo con Panama altrimenti il presidente Martinelli rilascerà alle 19:30 di questa sera ora panamense una dichiarazione per bloccare l'opera di Impregilo sullo stretto, con un grave tracollo pensano conseguente per Impregilo in Borsa. Ti passo l'informazione come me l'ha lasciata scritta Lavitola, amico del presidente di Panama... Ho fatto l'ambasciatore che non porta pena". Certamente, l'ambasciatore non porta pena, tuttavia questa telefonata potrebbe aprire una nuovo fronte giudiziario contro il Cavaliere. Le intercettazioni di Marina - Ma non c'è solo la chiamata di Berlusconi. C'è un'altra inchiesta che riguarda Lavitola e anche Berlusconi. Riguarda la presunta fuga di notizie dalle stanze del Palazzo di giustizia napoletano sulla cui base il settimanale Panorama avrebbe pubblicato un articolo che consentì all'imprenditore Lavitola di fuggire all'estero. Secondo il quotidiano Il Messaggero il faldone dovrebbe arrivare questa mattina a piazzale Clodio. Tra gli atti trasmessi a Roma vi sarebbero anche alcune conversazioni intercettate per ordine dei pm partenopei, in particolare quelle tra il direttore di Panorama Giorgio Mulè e Marina Berlusconi presidente di Arnoldo Mondadori Editore che non è indagata. Il fascicolo si riferisce allo scoop del settimanale Panorma che nell'agosto del 2011 pubblicò la notizia dell'indagine a carico di Lavitola. La Procura di Napoli indaga per la fuga di notizie che avrebbe consentito a Lavitola di lasciare l'Italia per Panama.