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Casini: rinviamo il voto sulla decadenza

Silvio Berlusconi e Pier Ferdinando Casini

Pierferdy chiede al Senato di aspettare prima la pronuncia della Cassazione sull'interdizione

Lucia Esposito
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Silvio Berlusconi lancia un appello al Pd e ai Cinque Stelle: prima di decidere valutate le nuove prove. Ma risponde solo Pier Ferdinando Casini che  ha invitato il Parlamento a compiere ogni sforzo per evitare che, sulla decadenza, Silvio Berlusconi possa parlare di accanimento.   "Non mi fa un bell'effetto" il fatto che tra qualche giorno il Cavaliere sarà fuori dal parlamento. Mi dispiace sia sotto il profilo umano sia politico. Occorre che il Parlamento esperisca tutti i tentativi per evitare che Berlusconi possa parlare di accanimento nei suoi confronti", ha aggiunto. E poi: "Propongo che il Senato si pronunci sulla decadenza del senatore Silvio Berlusconi con una mera presa d'atto, non suscettibile di interpretazioni pretestuose e strumentalizzazioni politiche, al momento della decisione definitiva della Corte di Cassazione sulla durata dell'interdizione".   Berlusconi e Forza Italia - Casini non considera"finito il leader di Forza Italia. "E' finito il berlusconismo ma non Berlusconi e i suoi voti. Sono cose diverse", ha assicurato.   Quanto al Pdl, "è una vera scissione, anche se poi le contraddizioni nella scelta stessa di Alfano non mancano. Sono d'accordo con lui nel sostegno a Letta, ma mi sarebbe piaciuta una qualche autocritica sugli anni del governo Berlusconi", ha sottolineato.   Casini non si è sbilanciato su un futuro accordo con Alfano. "Oggi i percorsi sono diversi. Poi abbiamo tutti la stessa partecipazione al Ppe", ha spiegato. "Piena solidarietà al Capo dello Stato chiamato impropriamente in causa". Lo ha detto Pier Ferdinando Casini riferendosi agli attacchi di cui è stato oggetto il Presidente della Repubblica nelle ultime ore, durante una conferenza stampa in cui ha annunciato una pregiudiziale da presentare in Aula perchè il Senato attenda il pronunciamento della corte di Cassazione sull'interdizione di Silvio Berlusconi per poi limitarsi a una presa d'atto della pronuncia stessa.   "A metà agosto, il Presidente Napolitano con un comunicato ufficiale del Quirinale aveva chiaramente esplicitato i contorni della sua disponibilità istituzionale che non può che avere limiti e confini precisi. Ogni sconclusionata polemica verso il Capo dello Stato", ha concluso Casini, "finisce solo per intorpidire le acque e rendere ancora più confusa questa vicenda"

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