Dossier, vertice, discorsoLe tre cose che Silvio faràprima della decadenza

Che quello in corso non sia per lui un fine settimana come gli altri, lo dimostra anche il aftto che Silvio Berlusconi non sia volato, come di solito fa, nella sua Arcore. Il Cavaliere, a tre giorni dal voto che sancirà con ogni probabilità, la sua decadenza da senatore, è rimasto a Palazzo Grazioli. Lunedì riunirà i gruppi parlamentari di forza Italia per decidere il ritiro del sostegno al governo Letta e il voto contrario sulla legge di stab ilità (i senatori azzurri si sono già astenuti dal voto in commissione Bilancio). E, subito dopo, terrà la conferenza stampa in cui mostrerà le carte su agrama nelle quali ci sarebbero le prove della sua innocenza nel processo sui diritti Mediaset. Il cavaliere, in queste ore, sta anche limando il discorso che mercoledì 27 pronuncerà nell'aula del Senato subito perima del voto sualla sua decadenza: un discorso che si annuncia "politico", diverso da quello tutto all'attacco delle toghe pronunciato sabato davanti ai Giovani di Forza Italia. Un discorso "da statista", nel quale, secondo indiscrezioni, avvertirà la classe poltica del pericolo di consegnarsi nelle mani della magistratura. E poi c'è "l'arma segreta", quella contro il sindaco di Firenze e futuro segretario del Pd Matteo renzi. I fedelissimi avrebbero già consegnato al Cavaliere del materiale capace di screditare il "rottamatore". Ma l'asso nella manica può aspettare: Berlusconi intende giocarselo l8 dicembre, nel giorno in cui renzi dovrebbe succedere a Epifani e in cui lui sarà a Milano per tenere a battesino i club Forza Silvio.