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Coronavirus, la task-force di Giuseppe Conte: c'è anche un'attivista anti-Trump

Davide Locano
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Giuseppe Conte si fa il suo staff economico personale a Palazzo Chigi. Un nuovo pool lavorerà dalla presidenza del Consiglio per risolvere i danni economici creati dal coronavirus. Escludendo di fatto dalla elaborazione della linea economica il ministero di via Venti Settembre guidato dal piddino Roberto Gualtieri. Una sovrapposizione che non fa esultare di gioia il Pd. Anzi. Nicola Zingaretti si era tenuto per sé (e per un suo uomo di stretta osservanza) quel ministero, proprio per avere l' ultima parola sulla politica economica. Invece ora Conte scavalca i dem piazzando due economisti molto graditi ai Cinquestelle. Si tratta di Mariana Mazzucato e Gunter Pauli, che entrano a Palazzo Chigi per lavorare alle misure di contrasto degli effetti economici del Covid-19. Mazzucato, romana, ma cresciuta professionalmente negli Usa, è docente di Economia dell' innovazione e del valore pubblico presso l' università di Londra. Pauli è un economista di origine belga, tra i primi promotori dell'«Economia blu», che fa dello sviluppo sostenibile il suo perno. Leggi anche: Coronavirus, il sondaggio sulla psicosi in Italia «OCCHIO AI FASCISTI» Mazzucato, che era nella lista dei ministri indicati da Luigi Di Maio prima delle elezioni 2018, è anche la fondatrice-direttrice dell' Institute for Innovation and Public Purpose (IIPP), ha insegnato anche alla New York University e all' Università del Sussex. In una recente intervista con Business insider aveva lanciato l' allarme dell' avanzata di «un nuovo fascismo». Per capirlo, aveva spiegato, «bisogna fare un passo indietro. La crisi finanziaria ha avuto enormi conseguenze che ancora animano la rabbia della gente. Questo ha contribuito ad alimentare l' insoddisfazione anche nei confronti della politica», e di conseguenza «la crescita delle destre». Così emergono personaggi «come Salvini in Italia o Trump negli Stati Uniti, capaci di intercettare e fare crescere questa onda di insoddisfazione, un po' come è successo negli Anni 30». Anche Conte era finito nel mirino dell' economista, ai tempi in cui era ancora pappa&ciccia con Salvini: «Il governo gialloverde ha fatto promesse populiste che portano immediata soddisfazione mentre servirebbero investimenti massicci in tutto quello che può garantire e strutturare una crescita di lungo periodo: scuola, ricerca, scienza e via discorrendo». Pauli, invece, è considerato l' iniziatore della Blue Economy, è imprenditore ed economista. È il filosofo dell' economia circolare e dello spreco zero. In un' intervista a Gunter Zest - letteratura sostenibile, ha illustrato la sua tesi: «Tutto si basa su come collegare le cose, come mettere in cascata cibo, alimentazione ed energia». Esempio? «Lo spreco di caffè si trasforma in substrato per i funghi e lo spreco di funghi si trasforma in mangime per polli. Un pollo che poi produce uova». SILENZIO DEM Bravi. Ma al Pd non piace questa invasione di campo. L' unica che commenta è Valeria Fedeli: «Servono assolutamente le migliori competenze in campo e un forte investimento dell' Italia e dell' Europa per fermare il virus, risanare l' economia, scongiurare un nuovo 2008. Le perdite calcolate per turismo, moda, meccanica e molti altri settori sono già molto ingenti. Ci sono a rischio migliaia di posti di lavoro. Non possiamo permettercelo!». Nessun altro dei democratici fiata. Chissà perché. di Salvatore Dama

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