Matteo Salvini, il no al governissimo arriva dagli alleati: dopo la Meloni, lo striglia anche la Gelmini
"Matteo Salvini finisce in quarantena", è la metafora che utilizza Il Tempo nell'edizione odierna per dire che l'ipotesi di un governissimo è tramontata definitivamente. Anzi, il leader della Lega non solo non è riuscito a mettere fuori gioco il premier Giuseppe Conte, ma adesso si ritrova con una grana da gestire all'interno del centrodestra. D'altronde il no di Giorgia Meloni ad un esecutivo di unità nazionale era scontato: la leader di Fratelli d'Italia è in grande ascesa nei sondaggi proprio perché gli elettori le riconoscono la coerenza nel non prestarsi a nessun tipo di "inciucio da Palazzo". Meno scontata era invece la risposta negativa di Forza Italia, che alla fine è arrivata dalla bocca di Mariastella Gelmini. Quest'ultima ha parlato del governissimo come di un "virus letale" che il suo partito "ha già sperimentato, pagando un prezzo altissimo in termini di consensi". Ma soprattutto la Gelmini ha mandato un messaggio forte a Salvini: "Prima di parlare di unità nazionale, il centrodestra dovrebbe affrontare il tema dell'unità dell'alleanza e di un progetto comune da offrire all'Italia in una fase così delicata". Insomma, torna a galla il solito problema del leader leghista che prende troppo poco in considerazione la coalizione. Anche se sul governissimo ha già corretto il tiro: "Gli inciuci li lascio ad altri, ma ritengo di avere il diritto di far di tutto per mandare a casa il signor Conte il prima possibile perché non è all'altezza". Per approfondire leggi anche: "Mai con Renzi", la Meloni ribadisce il concetto sul governissimo