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"Berlusconi moderno Machiavelli": per i tedeschi è il genio della politica

Roberto Procaccini
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"Berlusconi, il moderno Machiavelli?". A porre la domanda, e a proporre il parallelo tra il Cavaliere di Arcore e il "diabolico" (per scaltrezza) politologo e diplomatico fiorentino del XVI secolo, è l'Huffington Post edizione tedesca. La testata online ripercorre le ultime mosse partorite da Silvio e conclude, ponendole in proiezione elettorale, che il solo maquillage dei simboli può valere un + 5 per cento nelle urne che regalerebbe la vittoria al centro destra. Insomma, parafrasando l'Huff, Berlusconi sarebbe un "marketing guru" versato nella "brand awareness" (notorietà del marchio). Ripercorriamo l'analisi: Berlusconi, rispolverando Forza Italia, la sigla delle origini che ha ancora molta presa sugli italiani, si porta all'opposizione riguadagnando credito verso l'area no-tasse, no-euro e no-austerity. Allo stesso tempo, tramite gli alleati-secessionisti del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, mantiene il cordone con Comunione e Liberazione e quell'area dei moderati che non hanno atteggiamento ostile verso il governo Letta. Ma c'è di più: essendo Ncd nato per sostenere l'esecutivo, osserva l'Huffington, il partito delle colombe potrebbe servire a Berlusconi anche a un secondo scopo. Tenere le larghe intese al proprio posto fino al 2015 così da immunizzare l'effetto novità di Matteo Renzi (considerato l'unico in grado di battere il Cav alle urne) e far scadere l'interdizione dai pubblici uffici che grava sulla testa di Berlusconi. Risultato? Si torna al voto nel 2015 con un Cavaliere riabilitato, una coalizione di centro destra che, anche grazie a Lega e Fratelli d'Italia, è sufficientemente ramificata, e il rivale più pericoloso svilito da anni di beghe interne. E' "Berlusconi il nuovo Machiavelli?" chiede l'Huffington. Voi che rispondereste?

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