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Letta: "Basta tasse, o Grillo arriva al 51%"

Grillo sul palco a Parma

Andrea Tempestini
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Si è risvegliato antieuropeista, Enrico Letta. Ha spiegato che "di solo rigore si muore" e, ai tedeschi, ha detto che "l'Italia ha fatto i compiti a casa". Quindi ha tuonato: "Basta con le tasse e con i tagli". E argomentando il suo "no" all'oppressione fiscale, il premier ha contestualmente ammesso il fallimento totale delle larghe intese. "Se si continua con tasse e tagli, Grillo va al 51 per cento". Una sorta di requiem per il suo governo, destinato - se continua su questa strada - a far trionfare il guitto ligure. Poi su Berlusconi: Letta ha detto che con la scissione del Nuovo Centrodestra "non è più un pericolo". Quindi una battuta su Matteo Renzi: "Siamo amici e collaboreremo, anche perché il Pd ha imparato la lezione e ha capito che non può più permettersi di collassare per gli scontri interni". Il premier, insomma, ostenta sicurezza. Si sente sicuro, tranquillo. Ma, di fatto, ha ammesso che l'unico risultato tangibile del suo governo sarà quello di far trionfare Grillo e i grillini.   Secondo voi Grillo può arrivare al 51%? Vota il nostro sondaggio  

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