Gregoretti, Paolo Becchi a valanga: "Qui si sfiora il ridicolo, altro che passo indietro", Salvini vince
Matteo Salvini finisce a processo con l'accusa di sequestro di persona per aver negato lo sbarco di 131 migranti a bordo della nave Gregoretti. Il via libera ai giudici è arrivato, come una vendetta politica, dal Senato. Proprio qui l'ex ministro dell'Interno ha ordinato ai suoi di lasciare l'Aula, concedendo carta bianca a chi, nella maggioranza, lo vuole vedere alle sbarre. "Contrariamente a quanto hanno scritto più o meno tutti i giornali Salvini non ha fatto nessun passo indietro" afferma Paolo Becchi in merito alla decisione del leader leghista -. Con grande coerenza ha accettato di farsi processare. Certo rischia ma nessuno potrà rimproverarlo per la scelta che ha fatto. Processare un ministro per aver difeso i confini nazionali è una cosa che sfiora il ridicolo". Leggi anche: Gregoretti, Paolo Becchi: "Girano strane voci su Salvini", cosa c'è dietro, complotto contro la Lega al 40 per cento D'altronde per la firma di Libero la resa dei conti è vicinissima: "In autunno inverno ci saranno elezioni politiche anticipate. E Il giudizio degli elettori sarà più importante di quello dei giudici. Le persecuzioni politiche non sono viste bene dal popolo italiano e Salvini avrà una carta in più per ottenere un successo elettorale superiore a qualsiasi aspettativa". Oggi, dunque, le forze politiche della maggioranza si assumeranno la responsabilità politica di mandare a processo Salvini e a casa Pd e M5s, ma la Lega - e questo è il monito di Becchi - deve restare coerente, perché in politica la coerenza premia sempre. "Processino pure il Capitano - chiosa il filosofo -, con lui processano tutti gli italiani". Oggi le forze politiche della maggioranza si assumeranno la responsabilità politica di mandare a processo Salvini. La Lega resti coerente. In politica la coerenza premia. Processino pure “il Capitano” con lui processano tutti gli italiani.— Paolo Becchi (@pbecchi) February 12, 2020