Matteo Salvini al New York Times: "Io come Donald Trump. La sinistra vuole eliminarmi per via giudiziaria"
Il giorno successivo all'assoluzione di Trump dal processo di impeachment, il New York Times, quotidiano notoriamente ostile al presidente Usa, ha realizzato una lunga intervista a Matteo Salvini nel suo ufficio al Senato. I temi trattati spaziano dalla svolta nazionalista della Lega alla sconfitta in Emilia-Romagna, ma la parte saliente riguarda il processo che vedrà Salvini imputato per sequestro di persona. Quando mancano pochi giorni al voto in Senato sulla richiesta di autorizzazione a procedere in relazione al caso Gregoretti, la lotta all'immigrazione clandestina torna d'attualità. Salvini racconta al quotidiano newyorkese i suoi successi da ministro dell'interno sul fronte immigrazione. "Non ho paura", dice, mentre contesta le azioni di una magistratura orientata ideologicamente. Leggi anche: Open Arms, Salvini nei guai peggio della Gregoretti? Poi ravvisa delle affinità con ciò che è accaduto negli Stati Uniti a Trump: "La sinistra tenta di vincere con i mezzi giudiziari perché non riesce a vincere le elezioni", attacca Salvini. "Spaventato dal processo come in qualunque Paese normale?", gli chiedono. Per niente, risponde Salvini: "Metteranno sotto processo l'intero popolo italiano". Il cronista Jason Horowitz, a questo punto, trae le sue conclusioni: "Il caso Gregoretti ha riarmato Salvini", definito un "esperto di vittimismo politico".