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Emilia Romagna, Simone Benini rinnega la storia del M5s: "Sconfitti perché i giornali non parlavano di noi"

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Dagli studi La7, durante la consueta maratona elettorale, il direttore Enrico Mentana si è collegato con il quartier generale del Movimento 5 stelle per intervistare il candidato governatore, Simone Benini. A spoglio non ancora ultimato, Mentana ha chiesto un'analisi del voto allo sconfitto Benini, chiedendogli se fosse soddisfatto. Contrariamente ad ogni logica, il candidato governatore M5s si è detto soddisfatto, nonostante il 3.5% nel voto disgiunto e i due miseri seggi ottenuti dal M5s in Consiglio comunale. Non è tutto qui: Benini ha cercato l'alibi più semplice, ma in controtendenza con la storia del suo partito. Leggi anche: Emilia Romagna, Max Bugani contro Grillo: "Scelta priva di senso, neghiamo l'evidenza?" Puntando il dito contro il sistema mediatico, accusato di aver oscurato il Movimento 5 stelle, Benini rinnega le ragioni storiche del suo partito. Infatti, il M5s nacque con la critica anti-sistema, in particolar modo contro i media tradizionali, ritenuti il megafono del sistema dominante e invitava i suoi elettori a non comprare i giornali. Oggi, a dieci anni dalla fondazione del Movimento di Beppe Grillo e Casaleggio, Benini collega la clamorosa sconfitta all'inesistente visibilità mediatica del M5s: "Ci hanno dato poca copertura". Alibi poco convincente. Più realistico pensare che il sistema dei media non abbia dedicato grande visibilità al Movimento per l'annunciata emorragia di consensi. E non viceversa.

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