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Emilia Romagna, Bonaccini ringrazia sardine e voto disgiunto. Calabria, Santelli a valanga

Giulio Bucchi
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Sardine e voto disgiunto: Stefano Bonaccini ringrazia e vince le regionali in Emilia Romagna, confermandosi governatore vincendo abbastanza nettamente contro la sfidante leghista Lucia Borgonzoni. In Calabria, invece, trionfo senza partita per Jole Santelli: la candidata di Forza Italia sostenuta da tutto il centrodestra straccia la concorrenza distanziando Pippo Callipo (Pd e centrosinistra) e Francesco Aiello (M5s).  Leggi anche: "Anche stasera Bonaccini non perde occasione di screditarmi". Borgonzoni, rabbia a botta calda Dal punto di vista politico, il verdetto più rilevante e atteso era quello emiliano. Bonaccini vince con il 51% dei voti, 7 punti di distacco sulla Borgonzoni. Più del voto disgiunto (che ha penalizzato soprattutto il M5s letteralmente sparito, con Simone Benini che ha preso meno voti, il 3,4%, di quelli del Movimento), è stata decisiva la maggiore affluenza. E in questo senso la mobilitazione delle sardine nel popolo del centrosinistra dormiente ha pesato eccome sul risultato finale. In Calabria, come detto, domina la Santelli: 55,8% dei voti, contro il 30% di Callipo e il 7,3% del grillino Aiello. Per quanto riguarda i singoli partiti, in Emilia il Pd passa dal 44,52% dei voti al 34,6% di oggi, a cui bisogna però aggiungere il 5,7% della lista Bonaccini Presidente. In Calabria il Pd 5 anni fa aveva il 23,68% ed oggi ha il 16,2%. La lista Oliverio Presidente ebbe il 12,44%, la lista Callipo Presidente oggi ha il 7%. La lista M5s scende in Emilia Romagna dal 13,26% del 2014 al 4,7% di oggi. In Calabria sale dal 4,89% del 2014 al 6,2% di oggi. Nel centrodestra, la Lega in Emilia sfiora il 32%, Fratelli d'Italia sale all'8,6% mentre Forza Italia crolla al 2,5%. Diverso il quadro in Calabria, con gli azzurri primo partito al 12,6% davanti alla Lega (12,2%) e a Fratelli d'Italia all'11 per cento.

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