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Beppe Grillo, il retroscena: perché non voleva le dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico M5s

Marco Rossi
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Beppe Grillo è intervenuto per commentare le dimissioni di Luigi Di Maio: "Per aspera ad astra", si leggeva in un post del garante sui social network. "Grazie Luigi per come hai gestito la situazione, per tutto quello che hai fatto per il M5S e per quello che continuerai a fare. In alto i cuori", scrive. Un ringraziamento che è parso ben poco sentito, che lascia anche intuire come il futuro dell' ex capo politico potrebbe essere ancora da protagonista nel Movimento. Per approfondire leggi anche: Beppe Grillo, il freddo saluto a Luigi Di Maio Ma dietro le parole del garante e al silenzio di queste ultime 48 ore si cela un piccolo retroscena, svelato dal Corriere della Sera. Quando Di Maio gli ha annunciato che il passo di lato era prossimo, Grillo si è detto contrario. Il primo capo politico dei 5 Stelle non voleva che il suo successore lasciasse (anche se inizialmente aveva dato il suo assenso all' idea). Un ripensamento, quindi, quando ormai però Di Maio si era convinto della scelta imminente. Fonti M5S che confermano l'accaduto, rimarcano anche come tra i due non ci sia stato nessuno scontro, ma solo la volontà di operare la decisione migliore per il bene del Movimento. Forse Grillo già si prefigurava la ridda di voci, veleni e spinte centrifughe che hanno iniziato a scuotere i 5 Stelle dall'uscita di scena di Di Maio. "Beppe dovrebbe avere il coraggio di chiudere la baracca", dice un pentastellato.

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