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Luigi Di Maio nella polvere, Fioramonti ora gode: "Deve chiedermi scusa, il M5s deve decidere dove stare"

Giulio Bucchi
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È uscito dal Movimento 5 Stelle facendo molto rumore, Lorenzo Fioramonti, ma per ora il tanto sbandierato "partitino", Eco, non ha visto la luce. Prima, spiega l'ex ministro dell'Istruzione, deve creare "amalgama politico". Secondo un retroscena del Messaggero, l'economista sta lavorando a possibili convergenze parlamentari con Pd e LeU sui temi dell'ambiente, e se si troverà un terreno comune solo allora si darà vita a un gruppo autonomo alla Camera. "Al Misto - si sfoga Fioramonti - ci sono persone che pensano ad un progetto, altre che giocano una partita personale".   Leggi anche: "Se non mi prendete in considerazione, ne porto 20 dal centrodestra". Sms a Di Maio, il caos Sembra un po' il Movimento, e pare che l'ex ministro si attenda le scuse di Luigi Di Maio, fresco ex capo politico dei 5 Stelle. Nel M5s, spiega con la soddisfazione di chi ci aveva visto lungo, "tutte le contraddizioni che denunciavo stanno uscendo fuori: dalla struttura a Rousseau. Ora i grillini dovranno decidere da quale parte del campo stare, se di qua o di là. Non basterà più definirsi post-ideologici che poi significa, con un modo carino, dirsi ignoranti".

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