Matteo Salvini, anche Imola vota la Lega: "Al 18%", perché Lucia Borgonzoni può vincere davvero
Imola, roccaforte del coop rosse, è con Matteo Salvini. Il sindaco del Pd, Daniele Manca, aveva governato per dieci anni per poi dimettersi troppo presto con la malsana ambizione di finire in Senato. È questa la colpa che gli riserbano i cittadini del comune emiliano-romagnolo, dove a marzo - riferisce Repubblica - ci saranno anche le elezioni comunali (il cui esito sembra già scritto). L'ex primo cittadino ha infatti consegnato la città al Movimento Cinque Stelle e a una sindaca grillina, Manuela Sangiorgi, che ha retto un anno. "Andava in bicicletta e le hanno dato una Ferrari", spiegano metaforicamente gli abitanti. E così non è passato molto prima che la giunta si sfarinasse e arrivasse in città un commissario. Leggi anche: Parma, Salvini dileggia i contestatori: "Una band di quattro gatti pronta a Sanremo" Una situazione che ha portato la Lega a toccare il 18 per cento e il Pd a perdere dieci punti. Tanto a maggio si vota di nuovo. "Mio nonno, comunista, la prima volta che mi sono candidato mi ha detto piuttosto mi sparo che votarti. Oggi mi vota. I vecchi comunisti, tanti, vedono nella Lega quella forza che aveva il Pci e che si è persa. Hanno ritrovato un partito" spiega Daniele Marchetti, leghista candidato alle Regionali. Ma non è l'unico: "A Imola potevi lasciare la bici senza catena e la porta di casa aperta. Oggi non più, ed è questo il problema: non è più come prima" gli fa eco Lara Alpi, giornalista di Sabato sera, settimanale di area Pd. Inutile dunque stupirsi se il Carroccio si impossessa anche di questa roccaforte scarlatta.