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Matteo Salvini risponde a Fabio Volo: "Dai Casamonica non ho citofonato, sono andato diretto con la ruspa"

Cristina Agostini
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Dopo le accuse di Fabio Volo - "Vediamo se ha le palle di andare a citofonare ai camorristi. Fallo con i forti lo splendido, non con i deboli" -  Matteo Salvini ribatte con i fatti ricordando all'attore e deejay: "Io sono stato minacciato di morte dai Casamonica non perché ho citofonato ma perché ho dato la prima mazzata con la ruspa a una loro villa". E passa al contrattacco: "Mentre abbattevo quella villa forse Fabio Volo scriveva un altro libro che gli ha fatto guadagnare soldi. Io amici mafiosi e camorristi non ne ho". Leggi anche: "In modo scomposto e senza la mia autorizzazione". Grosso guaio per Fabio Volo, Linus lo massacra su Salvini Nel novembre del 2018, l'allora ministro dell'Interno era andato in via di Roccabernarda, a sud di Roma, in zona Romanina per partecipare all'abbattimento di una villa confiscata ai Casamonica, peraltro insieme al governatore del Lazio Nicola Zingaretti. "Uno dei Casamonica mi ha invitato a prendere un caffè, ho detto no grazie, preferisco altre frequentazioni", disse Salvini. "Seguiremo i delinquenti quartiere per quartiere, via per via, villa per villa. Sono contento di essere stato qui già a giugno, di esserci stato a novembre, e di tornare in primavera". 

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