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Sardine, i sondaggisti disilludono Santori: "Segnale debole, se si candidassero non sposterebbero granché"

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Caterina Spinelli
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Le Sardine? "Un segnale ancora debole". Non hanno dubbi i sondaggisti che vedono il movimento capitanato da Mattia Santori come un grande punto interrogativo. "Attenzione a non scambiare le potenzialità con la realtà", avverte Ilvo Diamanti su Repubblica, seguito immediatamente dai numeri di Emg Acqua che vedono i pesciolini intorno al 30 per cento, perché "un conto è dire 'mi piacciono', un altro è tradurre questo sentimento in voti veri qualora dovessero fare un partito", spiega Fabrizio Masia. Leggi anche: Sardine, Lorenzo Donnoli e il vergognoso attacco a Cartabianca: "La Borgonzoni incompetente" Santori e compagni sembrano seguire le orme del fu Movimento 5 Stelle. "Il punto qui - interviene Nicola Piepoli - è capire se attirano voto nuovo, gente che sta in astensione o è insoddisfatta dagli attuali partiti, la sensazione è che ne attivino poco", commenta Roberto Weber di Ixé. Risultato? "Credo che se si candidassero le Sardine non sposterebbero granché. Pescherebbero in gran parte dal Pd. E dai partiti minori che gli orbitano attorno e valgono tra il 13 e il 15 per cento". Più chiaro di così. 

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