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Gli alfaniani come Monti,a Berlino col cappello in manoper farsi benedire dalla Merkel

Matteo Legnani
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In Europa non si muove foglia che la Merkel non voglia. L'economia dell'area euro è a trazione tedesca e anche nei palazzi di Strasburgo sono i popolari tedeschi a comandare nel Partito popolare europeo. Essere benedetti da Frau Angela pare oggi un passo indispensabile. Per questo, salta all'occhio la partecipazione della Fondazione Magna Charta a un convegno della Fondazione Konrad Adenauer a Berlino. L'incontro si è svolto lo scorso 14-16 novembre, sotto gli auspici della Cdu, il partito della Merkel cui la Fondazione è legata. Magna Charta, da parte sua, è presieduta da Gaetano Quagliariello, uno dei fondatori del Nuovo centro destra dopo la scissione dal Pdl. Che la fondazione del ministro per le Riforme sia stata invitata a berlino proprio nei giorni dell'apice dello scontro col Pdl la dice lunga su da che parte penda il favore della cdu. D'altra parte, alla Merkel Silvio Berlusconi non è mai andato a genio. Alfano, Quagliariello e compagni dovrebbero però essere prudenti nel cercare la benedizione della Merkel come viatico alla loro ventura politica: è una cosa che già fece Mario Monti dopo la sua "salita" in politica. Gli italiani videro la mossa come l'ennesimo andare a prendere ordini a berlino e bocciarono severamente il Prof alle urne. O, più semplicemente, quella sponsorizzazione tedesca, a Monti non portò bene. 

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