M5s diviso in 5 partiti: nascono le fronde pro-Di Maio, Fico, Casaleggio, Conte e Grillo
Cinque non solo le stelle, ma anche i partiti. Il Movimento sembra perseguitato da quel numero che ora sfascia la realtà politica fondata da Beppe Grillo. Con l'addio dell'ex ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti e la cacciata del senatore Gianluigi Paragone, chi è rimasto dentro medita di finire in luoghi migliori. Tra questi sicuramente il partito "autonomista" di Luigi Di Maio e Davide Casaleggio, quelli governativi filo-Pd capeggiati da Beppe Grillo, Giuseppe Conte e Roberto Fico. Leggi anche: M5s a pezzi, il rischio della scissione dopo il voto in Emilia-Romagna (e l'espulsione di Paragone) Lo stesso comico - spiega Il Giornale - ha ben pensato di archiviare il vaffa e le volgarità per consegnarsi al ruolo di eminenza grigia dell'accordo con il centrosinistra. Un'alleanza che il fondatore auspica stabile e strutturale. Segue la sua strada Giuseppe Conte, convertito oramai alla sinistra tanto da vedersi in lizza per la prossima premiership. Poi spunta anche Fico, il grillino che incarna la sinistra movimentista che si è fatta governista. Mentre a sostenere Di Maio c'è ancora qualche figura che, come il figlio di Gianroberto, apprezza in lui la capacità di mantenere il bipolarismo destra-sinistra.