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Lorenzo Fioramonti, la verità sulle dimissioni: "Questo governo non ha mai avuto coraggio"

Caterina Spinelli
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Lorenzo Fioramonti vuota il sacco sulle dimissioni giunte nel giorno di Natale. "La sera del 23 dicembre, ho inviato al Presidente del Consiglio la lettera formale con cui rassegno le dimissioni da Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - spiega in un lunghissimo post su Facebook il grillino -. Prima di prendere questa decisione, ho atteso il voto definitivo sulla Legge di Bilancio, in modo da non porre tale carico sulle spalle del Parlamento in un momento così delicato". Le ragioni - come lo stesso ex ministro ribadisce - sono da tempo e a tutti ben note": i 3/4 miliardi negati dall'attuale governo e destinati all'istruzione. Leggi anche: Lorenzo Fioramonti, la mano di Goffredo Bettini dietro il gruppo autonomo pro-Conte "La verità, però, è che sarebbe servito più coraggio da parte del Governo per garantire quella 'linea di galleggiamento' finanziaria di cui ho sempre parlato, soprattutto in un ambito così cruciale come l'università e la ricerca". Poi la frecciatina alle malelingue: "Alcuni mi hanno criticato per non aver rimesso il mio mandato prima, visto che le risorse era improbabile che si trovassero. Ma io ho sempre chiarito che avrei lottato per ogni euro in più fino all'ultimo". A quanto pare invano anche se si dice già che Fioramonti abbia trovato un posto migliore: un nuovo gruppo parlamentare pro-Conte. 

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