Giorgia Meloni, insulti a sinistra. Difende la mamma nigeriana per l'orrore di Sondrio e la massacrano
La tragedia della giovane mamma nigeriana che ha perso la figlioletta di appena cinque mesi pochi minuti dopo essere giunta al pronto soccorso di Sondrio e che ha dovuto subire, oltre alla più terribile delle notizie, anche miseri insulti razzisti ha suscitato lo sdegno di tutta l' opinione pubblica e, ovviamente, di tutte le forze politiche. Assai sensibile al tema della tutela della maternità e dei minori, Giorgia Meloni - dopo che la notizia è diventata di dominio pubblico grazie alla denuncia di Francesca Gugiatti, consigliere comunale di centrosinistra presente sul posto - è intervenuta con un post durissimo nei confronti di chi ha avuto l' ardire di apostrofare, si dice perché disturbato dal chiasso, le urla di disperazione della signora con frasi del genere: «Fatela tacere, scimmia», «Tanto ne sfornano uno all'anno». «Da madre - questa la replica sui social della leader di Fratelli d' Italia - non posso che provare profondo disprezzo per chi è così infame da insultare una donna straziata dal dolore più atroce che un essere umano possa provare. Non ho parole, che schifo». Leggi anche: "Ecco perché sono schifata". Orrore a Sondrio, Meloni durissima Per Giorgia, evidentemente, il fatto si commentava da sé ma richiedeva, per la sua gravità e il rilievo, una condanna pubblica. Una presa di posizione "senza se e senza ma" che ha trovato subito l' approvazione di Carlo Calenda il quale, qualche ora prima, aveva invitato proprio i leader sovranisti ad intervenire sul fatto. «Chapeau. Brava e netta», ha affermato il fondatore di Azione il quale, però, ha dovuto far fronte a una grottesca polemica sul suo profilo Twitter da parte dei follower. «Fosse anche coerente con il suo messaggio politico, sarebbe bellissimo», ha affermato una lettrice riferendosi alla Meloni. «Le battaglie si vincono un metro alla volta - questa la controreplica di Calenda -. La Meloni ha condannato senza se e senza ma. Questa volta ha fatto la cosa giusta. Cerchiamo di riconoscerlo». Gli attacchi non finiscono qui. «Con questo Calenda ha messo l'ultimo chiodo alla sua possibile appartenenza alla sinistra - ha scritto un altro utente -. Appoggiando la Meloni che parla di "derisione" invece che di razzismo. Vai Carletto, insegna agli angeli cos'è il cerchiobottismo della Dc». Anche qui non si è fatta attendere la risposta a tono dell' europarlamentare: «Posso spiegare a te cos' è la stupidaggine ideologica. Ho chiesto ieri che Salvini e Meloni condannassero un episodio orrendo. La Meloni lo ha fatto. Giusto riconoscerlo. Non mi trascinerai nel "tanto peggio, tanto meglio". Non è sinistra, è semplice idiozia che avvelena il paese». di Antonio Rapisarda