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Brunetta ad Alfano: "Ti teniamo d'occhio"

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Ignazio Stagno
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Dopo la scissione di Alfano è ancora guerra tra falchi e colombe. E così si va avanti con accuse e veleni. L'ultima nota del bollettino di guerra è il Mattinale preparato da Renato Brunetta e dallo staff di Forza Italia alla Camera che mette nel mirino proprio Angelino Alfano con toni durissimi: "Tratteremo i nostri 'cugini' come Saccomanni. Anzi con maggiore severita'. Proprio perche' anch'essi hanno sottoscritto il medesimo contratto, saremo i portavoce degli interessi precisi e concreti di chi ha votato anche Alfano & C. È una minaccia? Lo e'. Qualcosa che non va?". La minaccia -  Brunetta insomma tiene d'occhio Alfano e lo minaccia: "In questo consiste la dignita' della politica, nella coerenza tra i programmi, le promesse e i fatti. Per questo siamo stati votati e alcuni tra noi sono diventati ministri sulla base della proposta di larghe intese lanciata da Silvio Berlusconi. Non c'entrano le profferte amorose, ma la sostanza delle iniziative di governo. E non risulta che le larghe intese prevedessero per il Pd il diritto di strozzare il capo degli alleati. O c'era una clausola segreta? Di certo ce n'era una chiara come il sole nella nostra offerta a chi ci ha votato. Il leader e' Berlusconi, guai a chi prova a farlo fuori". "Siete da manicomio" -  Ma alle parole di Brunetta risponde la colomba Cicchitto: "Il pezzo uscito sul Mattinale contro Alfano e i cosiddetti poltronisti e' semplicemente demenziale. Esso conferma purtroppo le piu' pessimistiche valutazioni sul nucleo estremista che si e' impadronito della nuova Forza Italia. In tutto cio' non c'e' solo una linea politica, ma anche qualcosa di inquietante che puo' essere compreso a fondo non solo attraverso l'analisi politica ma anche attraverso la psicoanalisi". Insomma lo scontro è ancora vivo. Alfano sulla legge di stabilità si gioca tutto. Pure la faccia. 

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